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Sicurezza: anche i liberi professionisti soggetti alla sorveglianza sanitaria

Sicurezza: anche i liberi professionisti soggetti alla sorveglianza sanitaria

Il testo unico in arrivo impone ad ingegneri, architetti e geometri visita medica e misure di protezione

di Roberta Dragone
09/09/2004 - Anche i liberi professionisti saranno soggetti alla sorveglianza sanitaria. È quanto prevede il nuovo Testo unico per la sicurezza e la salute sul lavoro in preparazione al ministero del Welfare. Il problema della sicurezza in edilizia sembra non voler dare tregua: nel primo semestre del 2004 i decessi nei cantieri sono già stai 109, senza alcun miglioramento rispetto allo scorso anno. Si tratta di un dato decisamente allarmante: spiegato diversamente significa che ogni due giorni un lavoratore perde la vita. Intanto il Governo sta lavorando alla bozza del testo unico sulla sicurezza, anche se questo non rassicura i sindacati che, contrariamente, temono che tale provvedimento si traduca in una allentamento dell’attenzione sulla salvaguardia dei lavoratori. Vediamo quali sono le principali novità del Tu in arrivo. Il Governo intende estendere alcune disposizioni del Decreto legislativo 626/1994 ai liberi professionisti introducendo per loro l’obbligo di una visita medica annuale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (Dpi). Il lavoratore autonomo che violi tali misure sarà soggetto a sanzione. Semplificazioni burocratiche, invece, per le imprese, per le quali la sorveglianza sanitaria scatterà non più sopra i 30 dipendenti, bensì 40. E nel calcolo non saranno compresi i lavoratori a progetto (per i quali comunque il testo unico prevede l’applicazione di garanzie a tutela della salute), il coniuge ed i parenti. Non solo. Per le imprese si assisterà anche ad un passaggio dalle “sanzioni” alle “disposizioni”. L’accertamento da parte di un ispettore ministeriale di un’infrazione commessa dall’impresa non implicherà per questa l’immediata sanzione; l’ispettore potrà “disporre” la messa in regola dell’impresa concedendole del tempo. Qualora l’impresa non si regolarizzi nemmeno nell’arco del tempo in più concesso, scatterà sanzione doppia. Le imprese potranno usufruire anche di un taglio ai controlli aderendo agli enti bilaterali (tra cui le Casse edili) che provvederanno alla loro certificazione. I controlli saranno pertanto indirizzati verso le imprese al di fuori del sistema bilaterale. La bozza del documento sarebbe ormai conclusa; si attende ora la presentazione alla Regioni ed alle parti sociali per poi approdare al Consiglio dei Ministri. Il sottosegretario al Ministero del Lavoro – Maurizio Sacconi – incaricato dell’elaborazione del testo, annuncia che con molte probabilità il testo potrebbe essere approvato entro dicembre o, comunque, prima della scadenza per la delega del Tu, a marzo prossimo: “Speriamo di finire prima del 31 marzo 2005. Non vogliamo forzare i tempi e abbiamo l’intenzione di raccogliere le indicazioni che provengono da tutti i soggetti coinvolti nella materia”. Decreto Legislativo 19/09/1994 n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE , 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro.
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