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Piano Casa, adottata la legge nelle Marche

Piano Casa, adottata la legge nelle Marche

Estensione agli edifici non residenziali, consentiti i cambi di destinazione d’uso con riqualificazione

Vedi Aggiornamento del 28/04/2021
di Paola Mammarella
09/10/2009 - Il Piano Casa diventa legge nelle Marche. Il ddl , approvato in Giunta lo scorso luglio, è stato adottato dal Consiglio Regionale nella seduta di martedì 6 ottobre. Secondo il Presidente della Regione Gian Mario Spacca, la legge rappresenta un progetto anticrisi condiviso con la comunità regionale per difendere il lavoro e lo sviluppo dell’economia. Obiettivo principale è infatti il rilancio delle piccole imprese dell’edilizia, dell’impiantistica e dell’arredo, nonchè delle attività professionali legate al settore.
 
Il piano valorizza anche la sostenibilità energetica e la sicurezza nel rispetto della normativa antisismica. Cerca inoltre di migliorare la vivibilità e l’armonia del territorio reinterpretando gli spazi urbani e consentendo cambi di destinazione d’uso all’interno di programmi di riqualificazione.
 
In sintesi, la legge approvata si basa su direttrici comuni anche agli altri provvedimenti finora adottati: ampliamenti volumetrici, demolizioni e ricostruzioni.
 
L’ applicazione della norma coinvolge gli edifici destinati ad opere pubbliche o di pubblica utilità, quelli di edilizia residenziale pubblica e il patrimonio immobiliare di Regione ed enti locali.
 
Gli ampliamenti del patrimonio edilizio esistente sono consentiti fino al 20%, in linea con la proposta di Dl nazionale. A differenza della disposizione governativa, però, nelle Marche sarà possibile intervenire anche sugli immobili non residenziali.
 
Negli interventi di demolizione e ricostruzione , ammessi anche sul non residenziale, sarà possibile usufruire di un bonus del 35% a condizione che si proceda all’adeguamento antisismico e si preveda l’utilizzo di fonti rinnovabili, con il conseguente miglioramento delle prestazioni energetiche.
 
Il cambiamento di destinazione d’uso è consentito negli interventi di demolizione e ricostruzione per edifici non residenziali, in un quadro di riqualificazione urbanistica e territoriale.
 
Semplificazione : I progetti vanno presentati ai Comuni, con una relazione del tecnico abilitato che accerti il miglioramento delle prestazioni degli edifici.
 
Esclusioni : I lavori non possono essere effettuati nei centri storici, nelle aree definite di tutela integrale dai piani regolatori comunali ed in altre zone a tutela paesaggistica o demaniale. Negli interventi è necessario il rispetto e l’adozione di misure per la sicurezza sul lavoro.

Opportunità : Secondo la Cna provinciale in provincia di Pesaro-Urbino potrebbero aprire, entro la primavera del prossimo anno, almeno 2 mila cantieri per un totale di interventi pari ad oltre 60 milioni di euro. Le stime riguardano soprattutto interventi di demolizione, ampliamento e ricostruzione di unità abitative. In base all’articolo 8 per gli appalti pubblici fino a 500mila euro le imprese locali potranno avere una corsia preferenziale.
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