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Piano Casa Piemonte, via alle domande

Piano Casa Piemonte, via alle domande

Il Comune di Torino limita l'applicazione, operatori del settore costruzioni: privati disincentivati

Vedi Aggiornamento del 20/01/2011
di Paola Mammarella
15/10/2009 - In Piemonte è scaduto il 29 settembre il termine riservato ai Comuni per varare eventuali limitazioni all’applicazione del Piano Casa . La legge per il rilancio del settore costruzioni riserva infatti la possibilità di intervenire indicando a quali parametri qualitativi e quantitativi non è possibile derogare. Torino è stato l’unico capoluogo ad essersi espresso in senso restrittivo attraverso una delibera approvata con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti.
 
Assetto idrogeologico : L’Assessore all’Urbanistica Mario Viano ha ottenuto l’eliminazione dal raggio d’azione del Piano Casa di tutte le zone a rischio idrogeologico individuate grazie al Pal. Obiettivo che si traduce nell’esclusione della zona collinare e di interi quartieri come Barca e Bertolla.
 
Limiti urbani ed esterni : Escluse dagli interventi di ampliamento volumetrico o di demolizione e ricostruzione le abitazioni situate su aree che il piano regolatore ha destinato a servizi e viabilità. Limite anche per le zone urbane storico - ambientali, nonché per aree a rischio esondazione, fasce di rispetto e zone boscate.
 
Nell’area che si trova a Est del fiume Po i palazzi non potranno superare i 15 metri di altezza. Si tratta di una zona caratterizzata da un elevato numero di villette mono e bifamiliari, destinatarie ad hoc delle misure per il rilancio dell’edilizia.
 
Nel centro cittadino le aree di ampliamento ottocentesche, che si trovano a ridosso della Mole Antonelliana, sono state assimilate ai centri storici, essendo quindi escluse da qualsiasi intervento previsto dalla Legge Regionale 20/2009 .
 
Limiti sui lavori : Previsti paletti anche nelle zone in cui sono ammessi gli interventi di aumento delle cubature. Gli ampliamenti del 20%, riconosciuti dalla norma regionale, non potranno superare i 1200 metri cubi.
 
Reazioni : Parallelamente alla delibera contenente i limiti al Piano Casa, sono state votate due mozioni. La prima, firmata dal consigliere Giovanni Ferraris, impegna la Giunta a una rivalutazione delle esclusioni introdotte. Con la seconda, i consiglieri Daniele Cantore, Andrea Tronzano e Roberto Ravello chiedono all’esecutivo regionale di individuare una variante normativa che ammetta piccoli ampliamenti per le aree collinari. 

Gli operatori del settore edile sono rimasti scontenti dalle limitazioni introdotte, che potrebbero rendere meno interessanti gli interventi agli occhi dei privati, che si troveranno a dover fronteggiare diverse difficoltà per l’aumento volumetrico della propria abitazione. Dati i limiti imposti dalla legge regionale, infatti, finora le amministrazioni hanno ricevuto poche richieste di informazioni. 

Inoltre, secondo l’ Uppi , Unione piccoli proprietari immobiliari, e il Collegio dei costruttori , bisogna operare una distinzione tra gli interventi che si vogliono realizzare invece che riferirsi alle condizioni idrogeologiche generali. Per il presidente della sezione di Torino Alessandro Cherio, il problema idrogeologico è posto in termini esagerati. La chiusura di un porticato per la creazione di una stanza aggiuntiva non sarebbe infatti una devastazione del territorio, ma solo un banale lavoro di muratura.
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