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Piano Casa Sardegna, dubbia costituzionalità per l’opposizione

Piano Casa Sardegna, dubbia costituzionalità per l’opposizione

Muro della maggioranza, domande a partire dal primo gennaio 2010

Vedi Aggiornamento del 06/07/2010
di Paola Mammarella
04/11/2009 - Desta dubbi di costituzionalità il Piano Casa per il rilancio dell’edilizia in Sardegna. Sono state presentate alla Camera dei Deputati due mozioni per la verifica dei presupposti necessari all’impugnazione della Legge Regionale 4/2009 di sostegno allo sviluppo economico.
 
In fase di discussione , l’onorevole Borghesi de L’Italia dei Valori ha lamentato totale deregolamentazione e confusione nel processo normativo. Il processo per l’attuazione di misure anticrisi attraverso gli ampliamenti volumetrici ha subito un’inversione dell’ordine cronologico. In un primo momento, infatti, all’intesa siglata da Governo e Regioni avrebbe dovuto far seguito un decreto legge governativo e una legge delega per il riordino della materia urbanistica e edilizia. Nella realtà le norme regionali hanno superato l’iter del Governo. In qualche caso sono anche scaduti i 60 giorni di tempo utile per l’impugnazione.

Deroghe : La norma della Sardegna si inserisce nella revisione del piano paesaggistico regionale e prevede aumenti di volumetrie dal 10 al 45% anche in aree sotto tutela in base all'articolo 142 del Decreto Legislativo 42/2004 ,Codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché in aree sottoposte a vincolo per l'assetto idrogeologico.

Contestate anche le disposizioni che ammettono interventi edilizi nella fascia dei 300 metri dal mare, oltre ad ampliamenti definitivi, contrariamente a quanto stabilito dall'intesa Stato-regioni, impostata secondo un carattere di straordinarietà.

La legge autorizza poi interventi di ampliamento degli immobili a finalità turistico-ricettiva nella fascia costiera dei 300 metri dalla linea di battigia, anche mediante il superamento degli indici massimi di edificabilità previsti dagli strumenti urbanistici vigenti. 

Quadro normativo : Le disposizioni approvate dalla Sardegna secondo l’opposizione contrastano con il Dpr 357/1997 per l’attuazione della Direttiva Comunitaria 92/43/CEE, che ha istituito la rete “Natura 2000” attraverso la salvaguardia di habitat naturali e semi-naturali, fauna, flora e aree e specie identificative del territorio europeo.
 
Critiche anche dagli esponenti del Pd, promotori di un’altra mozione, che ha evidenziato la violazione della Legge 14/2006 , con cui è stata ratificata la Convenzione europea sul paesaggio, siglata a Firenze nell’ottobre del 2000.
 
Il Decreto Legislativo 63/2008 , che ha integrato il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sancisce inoltre che le previsioni dei piani paesaggistici non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali e regionali di sviluppo economico.
 
Obblighi comunitari : La Sardegna rientra quindi sia nelle zone di protezione speciale, sia tra i siti di importanza comunitaria. Status che non si abbina a un uso indiscriminato degli aumenti volumetrici e dei cambiamenti territoriali attraverso la Dia , Denuncia di inizio attività, e che potrebbe comportare una serie di procedure di infrazione.
 
Gli argomenti proposti si sono però scontrati contro il muro della maggioranza, che ha respinto le istanze presentate alla Camera. In attesa delle delibere comunali, che entro 60 giorni possono modificare l’applicazione della norma, il Piano Casa della Sardegna sarà operativo dal primo gennaio 2010. Data a partire dalla quale sarà possibile la presentazione delle domande.
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