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Fotovoltaico, Galan propone l’esclusione delle zone agricole
RISPARMIO ENERGETICO
Fotovoltaico, Galan propone l’esclusione delle zone agricole
Entro l’anno il piano per l’energia che potrebbe ammettere le installazioni su tetti o in piccoli appezzamenti
13/10/2010 - Fotovoltaico come prodotto agricolo, evitando le distese di pannelli nelle aree coltivabili. È il monito del Ministro alle Politiche Agricole e Forestali Giancarlo Galan, intervenuto al vertice italo russo di Verona sulle energie rinnovabili.
Galan ha annunciato la presentazione di un piano per l’energia e l’agricoltura entro la fine dell’anno. Il testo, attualmente in fase di studio, dovrebbe regolamentare il ruolo delle aziende agricole prevedendo per ogni impresa la possibilità di produrre 1 Mwh di energia all’anno.
Secondo Galan, se solo il 10% delle aziende agricole italiane dovesse raccogliere questa opportunità, in un anno si arriverebbe a produrre una quantità di energia pari a quella di tre centrali atomiche.
L’energia diventerebbe così un prodotto agricolo. Per il Ministro questa soluzione sarebbe quindi un’alternativa rispetto alle grandi distese di pannelli fotovoltaici, prodotti dagli industriali, che potrebbero essere sostituiti dai piccoli impianti in grado di integrare il reddito degli agricoltori.
Il piano per l’energia, ha riferito Galan, sarà studiato con grande attenzione al paesaggio e alle caratteristiche della proprietà agricola. I pannelli fotovoltaici potranno essere installati sui tetti o in piccoli appezzamenti.
L’annuncio del Ministero alle politiche agricole è stato salutato con favore da molti governatori regionali. In particolare la Giunta provinciale di Bolzano, su proposta dell’Assessore Laimer, ha deciso di vietare l’installazione di moduli solari sulle aree libere e verdi in Alto Adige.
Galan ha annunciato la presentazione di un piano per l’energia e l’agricoltura entro la fine dell’anno. Il testo, attualmente in fase di studio, dovrebbe regolamentare il ruolo delle aziende agricole prevedendo per ogni impresa la possibilità di produrre 1 Mwh di energia all’anno.
Secondo Galan, se solo il 10% delle aziende agricole italiane dovesse raccogliere questa opportunità, in un anno si arriverebbe a produrre una quantità di energia pari a quella di tre centrali atomiche.
L’energia diventerebbe così un prodotto agricolo. Per il Ministro questa soluzione sarebbe quindi un’alternativa rispetto alle grandi distese di pannelli fotovoltaici, prodotti dagli industriali, che potrebbero essere sostituiti dai piccoli impianti in grado di integrare il reddito degli agricoltori.
Il piano per l’energia, ha riferito Galan, sarà studiato con grande attenzione al paesaggio e alle caratteristiche della proprietà agricola. I pannelli fotovoltaici potranno essere installati sui tetti o in piccoli appezzamenti.
L’annuncio del Ministero alle politiche agricole è stato salutato con favore da molti governatori regionali. In particolare la Giunta provinciale di Bolzano, su proposta dell’Assessore Laimer, ha deciso di vietare l’installazione di moduli solari sulle aree libere e verdi in Alto Adige.