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In Italia 485mila piccole centrali elettriche, il 70% da rinnovabili

In Italia 485mila piccole centrali elettriche, il 70% da rinnovabili

Da questi piccoli e piccolissimi impianti arriva il 20% dell’energia prodotta

Vedi Aggiornamento del 27/10/2014
28/08/2014 - In Italia sempre più energia elettrica viene prodotta con mini-centrali alimentate prevalentemente da fonti rinnovabili: si tratta di impianti di piccole e piccolissime dimensioni che nell’insieme rappresentano oltre 30 mila MW, un quarto della potenza installata totale nazionale.
 
È quanto emerge dal “Rapporto annuale sul monitoraggio della generazione distribuita” pubblicato dall’Autorità per l’energia sulla base degli ultimi dati disponibili, aggiornati al 2012. Oggi nel nostro Paese le ‘mini-centrali’ hanno raggiunto quota 485 mila, contribuiscono per oltre il 19% della produzione nazionale totale (circa 57 Terawattora sui 299,3 complessivi) e ben 7 su 10 utilizzano fonti rinnovabili (70%), con il solare che copre ormai il 31%.

Dal rapporto e dai numerosi dati e grafici riportati si conferma il trend di forte crescita delle mini-centrali per numero di impianti, per potenza installata e per produzione lorda. Particolarmente evidente è il notevole sviluppo degli impianti di piccola taglia, per lo più fotovoltaici: infatti, oltre il 99% degli impianti monitorati per un totale di 482mila, è di piccolissime dimensioni con una capacità di generazione non superiore a 1 MW.
 
Nell’insieme, le ‘micro-centrali’ hanno una capacità produttiva di 15.105 MW,  rappresentano il 35,6% della produzione totale (20,3 TWh) e utilizzano quasi esclusivamente fonti rinnovabili (98%), prevalentemente solare (70%) ma anche biomasse, biogas e bioliquidi. Da notare che circa il 40% dell’energia prodotta da generazione distribuita viene autoconsumata mentre il rimanente viene immesso in rete o, in piccolissima parte, utilizzato per servizi ausiliari della produzione.

Il Rapporto è stato realizzato adottando per la prima volta la definizione europea di “generazione distribuita” che comprende tutti gli “impianti di generazione connessi al sistema di distribuzione”, senza limiti di potenza; nei precedenti rapporti, invece, la generazione distribuita era definita come l’insieme degli impianti di produzione aventi potenza inferiore a 10 MVA.

Anche la nuova metodologia conferma il trend di forte crescita di questi anni: infatti, il confronto omogeneo per la sola classe di impianti fino a 10 MVA, evidenzia una crescita di quasi il 45% rispetto all’anno precedente con 150 mila nuovi impianti; la potenza installata è aumentata di 5.600 MW (+ 31,2%) e la produzione di 10.500 GWh (+35,9%), prevalentemente per lo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici.

In questo scenario assumono particolare rilevanza gli interventi di regolazione per promuovere l’integrazione della generazione distribuita nel sistema elettrico e garantire la sicurezza, innovando le modalità di gestione delle reti e degli impianti e promuovendo lo sviluppo delle infrastrutture di rete, tra cui le smart grids.
 
 
Fonte: Autorità per l’energia
 
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