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Il Molise corregge il Piano Casa

Il Molise corregge il Piano Casa

Dopo l’impugnativa del Governo la Regione introduce delle modifiche per evitare contenziosi e ritardi procedimentali

Il Molise corregge il Piano Casa
di Alessandra Marra
14/07/2015 - Il Consiglio Regionale del Molise ha approvato all’unanimità la proposta di legge che modifica alcuni provvedimenti volti a rilanciare il settore edilizio, come il Piano Casa.
 
In particolare sono state approvate modifiche ed abrogazioni alla LR 30/2009, che prevedeva interventi regionali straordinari volti a rilanciare il settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili, ed alla LR 7/2015, contenente la proroga e ulteriori disposizioni circa il Piano Casa Molise.
 

Piano Casa, le modifiche per l’edilizia

La legge di modifica approvata dal Consiglio Regionale introduce alcuni correttivi alla LR 7/2015 in armonia con i rilievi fatti a riguardo di specifici articoli dal Consiglio dei Ministri circa la “potestà legislativa esclusiva statale in ordinamento civile e di ambiente e di censure inerenti la violazioni di principi fondamentali in materia di governo del territorio”.
 
Il relatore del provvedimento, il Consigliere Vincenzo Cotugno, nel rilevare motivi di fondatezza delle osservazioni fatte dal Governo ad un provvedimento teso a stimolare la ripresa delle attività edilizie e a favorire il miglioramento e la valorizzazione del patrimonio edilizio, ha evidenziato “la necessità di salvaguardare la certezza della stessa legge varata in precedenza dal Consiglio Regionale, evitando che, fino al pronunciamento della Corte Costituzionale, i dubbi sulla futura permanenza delle disposizioni impugnate possano generare contenziosi, ritardi procedimentali e misure di autotutela”.
 
Il Consigliere Cotugno aveva infatti dichiarato: “La LR 7/2015 proroga un intervento normativo straordinario che per sua natura deve conservare un immediato impatto applicativo per garantire quegli effetti, nel breve e nel medio tempo, che ne costituiscano la giustificazione. Diviene quindi opportuno conformare gli articoli impugnati ai principi ordinamentali la cui violazione comporta il superamento dei limiti della competenza legislativa regionale”.
 

L’impugnativa del Governo

Ricordiamo che nel Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2015 il Governo aveva impugnato la citata LR 7/2015 in quanto alcuni articoli (art. 2, comma 1, lettere g) ed i); art. 4, comma 1, lettera g); art. 18, comma 2) presentavano profili di illegittimità costituzionale perché, derogando alle distanze previste dal DM 1444/1968, invadono la potestà legislativa esclusiva statale in materia di “ordinamento civile” e contrastano con i principi fondamentali della materia “governo del territorio”. Inoltre una norma in materia di pianificazione paesaggistica viola la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente.


 
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