NORMATIVA
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Semplificazioni in edilizia, ok della Camera alla Riforma della Pubblica Amministrazione
NORMATIVA
Semplificazioni in edilizia, ok della Camera alla Riforma della Pubblica Amministrazione
Procedure più snelle per la conferenza di servizi, silenzio assenso entro 30 o 90 giorni e maggiore chiarezza su Scia e autorizzazioni
20/07/2015 - Nuovo giro di boa per il disegno di legge sulla riforma della Pubblica Amministrazione. La Camera ha dato il via libera al testo che snellisce la conferenza di servizi e prevede regole più semplici in materia di silenzio assenso e Segnalazione certificata di inizio attività (Scia).
La norma dovrà ora essere approvata dal Senato.
Scatterà il silenzio assenso se le amministrazioni (anche quelle preposte alla tutela della salute, del patrimonio storico-artistico e dell'ambiente) non si pronunceranno entro il termine dei lavori della conferenza.
In caso di mancato accordo tra le amministrazioni statali coinvolte nei procedimenti di autorizzazione, sarà il Presidente del Consiglio dei ministri a decidere le modifiche.
Il silenzio assenso si applica anche amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi. In questi casi, però, il termine è elevato a novanta giorni.
Dopo la presentazione di un’istanza, le Amministrazioni dovranno indicare obbligatoriamente i termini entro cui si pronunceranno o dopo quanto tempo l’eventuale silenzio potrà essere interpretato come accoglimento della domanda.
La norma dovrà ora essere approvata dal Senato.
Conferenza di servizi
Entro dodici mesi dall’approvazione della legge, il Governo dovrà adottare un decreto legislativo per la semplificazione della conferenza di servizi, in modo da avere tempi certi ed evitare il blocco delle opere. Saranno innanzitutto ridotti i casi in cui la conferenza di servizi è obbligatoria e verranno introdotti modelli di istruttoria in grado di garantire la partecipazione telematica dei soggetti interessati.Scatterà il silenzio assenso se le amministrazioni (anche quelle preposte alla tutela della salute, del patrimonio storico-artistico e dell'ambiente) non si pronunceranno entro il termine dei lavori della conferenza.
Silenzio assenso
Un altro provvedimento ad hoc definirà con più chiarezza la disciplina del silenzio assenso. In generale, gli atti di assenso e i nulla osta delle Amministrazioni dovranno essere resi entro trenta giorni. Decorsi questi termini, si formerà il silenzio assenso.In caso di mancato accordo tra le amministrazioni statali coinvolte nei procedimenti di autorizzazione, sarà il Presidente del Consiglio dei ministri a decidere le modifiche.
Il silenzio assenso si applica anche amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi. In questi casi, però, il termine è elevato a novanta giorni.
Segnalazione certificata di inizio attività
Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo adotterà uno o più decreti legislativi per individuare in modo preciso i procedimenti soggetti alla segnalazione certificata di inizio attività e al silenzio assenso, ma anche quelli per i quali è necessaria l'autorizzazione espressa o è sufficiente una comunicazione preventiva.Dopo la presentazione di un’istanza, le Amministrazioni dovranno indicare obbligatoriamente i termini entro cui si pronunceranno o dopo quanto tempo l’eventuale silenzio potrà essere interpretato come accoglimento della domanda.