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Dal Mibact 28 milioni di euro per i beni culturali

Dal Mibact 28 milioni di euro per i beni culturali

Presentato dal Ministro Dario Franceschini il Piano dei lavori pubblici 2015

Vedi Aggiornamento del 05/01/2016
Dal Mibact 28 milioni di euro per i beni culturali
di Rossella Calabrese
10/07/2015 - Uno stanziamento di 28 milioni di euro per 534 interventi di manutenzione, restauro, messa in sicurezza, valorizzazione di aree archeologiche, musei, monumenti, opere d’arte, fondi d’archivio, libri antichi e biblioteche su tutto il territorio nazionale.
 
È il contenuto del Programma ordinario dei lavori pubblici per il 2015 adottato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il Piano - spiega il Mibact in una nota - è frutto del lavoro di programmazione di tutti gli Istituti ministeriali presenti sul territorio.
 
“Le risorse del Piano ordinario dei lavori pubblici - ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini - permettono una prima, importante serie di interventi capillari e diffusi su tutto il territorio nazionale per la tutela del patrimonio culturale. Un Piano che presto verrà arricchito e integrato con altri interventi per la tutela resi possibili da ulteriori risorse disponibili”. 
 

I beni culturali finanziati

Tra i beni finanziati ci sono:
- in Friuli Venezia Giulia il sito Unesco di Aquileia (315.000 euro);
- in Piemonte le città romane di Libarna, Augusta Bagiennorum e Industria e l’Anfiteatro romano di Eporedia (totale 120.000 euro);
- in Emilia Romagna il Mausoleo di Teodorico a Ravenna (150.000);
- in Toscana il Museo Stibbert di Firenze (nella foto) (100.000 euro);
- in Lazio il Pantheon di Roma (550.000 euro);
- in Sardegna i Nuraghe Alinedu e Ola ((140.000 euro);
- in Umbria la Galleria Nazionale di Perugia (162.000 euro);
- in Campania il Polo Museale della Regione (1.000.000 di euro per diverse sedi) e il Palazzo Reale di Napoli (100.000 euro);
- in Puglia la Basilica di Santa Croce a Lecce (200.000 euro) e il Museo Jatta di Ruvo di Puglia (150.000).
 
Gran parte delle risorse sono poi destinate alle sedi degli uffici regionali del Ministero dei Beni Culturali e delle Soprintendenze, a molte chiese e agli Archivi.



 
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