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Architetti e Legambiente: ‘estendere l’ecobonus a pensionati e incapienti e ai condomìni’

Architetti e Legambiente: ‘estendere l’ecobonus a pensionati e incapienti e ai condomìni’

Obiettivo: riqualificare interi edifici con costi ridotti e senza incidere sui conti della Legge di Stabilità

Vedi Aggiornamento del 08/07/2016
Architetti e Legambiente: ‘estendere l’ecobonus a pensionati e incapienti e ai condomìni’
di Rossella Calabrese
11/11/2015 - Rendere gli incentivi per la riqualificazione energetica accessibili anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito e promuovere l’efficientamento energetico di interi edifici condominiali.
 
Lo chiede il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e Legambiente attraverso un emendamento al disegno di Legge di Stabilità 2016 inviato al Senato.
 
Attualmente - spiegano ambientalisti e architetti - l’Ecobonus “promuove di fatto, solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomini. Introducendo la cedibilità dell’incentivo, si permetterebbe alle imprese che realizzano l’intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo sì che tutti possano trarre vantaggio dall’incentivo”.
 
“In questo modo - continuano - attraverso interventi di retrofit e isolamento termico, si raggiungono risultati energetici con costi ridotti rispetto ai singoli interventi. Ciò non solo per promuovere interventi nell’interesse generale e delle famiglie, ma per dare una spinta significativa alle politiche per il risparmio energetico”.
 
Secondo Cnappc e Legambiente “si tratta innanzitutto di una misura di equità, ma anche di realizzare una vera ed incisiva spending review, tenendo conto che il risparmio energetico comporta mediamente, per le famiglie, una riduzione di costi di 1500 euro all’anno che, con il bonus, è recuperabile in 7/8 anni”.
 
 “Il risultato - concludono - non è solo il rilancio dell’edilizia, il risparmio di energia (in Italia lo spreco negli edifici vale 20 miliardi annui), la riduzione dell’inquinamento, ma anche la realizzazione di una vera e propria riqualificazione urbana, perchè si tratta di interventi integrati su edifici completi, involucro compreso, migliorando così l’architettura delle nostre città”.
 
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