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Codice Appalti, pubblicate le correzioni formali

Codice Appalti, pubblicate le correzioni formali

Manca ora il primo correttivo, in fase di gestazione, che dovrebbe intervenire su importi a base di gara e progetto di fattibilità

Vedi Aggiornamento del 26/07/2016
Codice Appalti, pubblicate le correzioni formali
di Paola Mammarella
19/07/2016 - Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la rettifica degli errori materiali del nuovo Codice Appalti. Si tratta di correzioni formali (Scarica il testo del Codice Appalti corretto), nulla a che vedere con il primo decreto correttivo che dovrebbe apportare modifiche sostanziali ai contenuti della norma. 
 

Correzioni formali al Codice Appalti

Le otto pagine di rettifiche pubblicate in Gazzetta Ufficiale non modificano il senso della norma.  

Le correzioni riguardano infatti refusi causati probabilmente dalla fretta con cui è stato pubblicato il Codice per rispettare la scadenza del 18 aprile fissata dall'Unione Europea. Tempi stretti, che non hanno consentito una revisione del testo prima della pubblicazione in Gazzetta.

Le correzioni intervengono su spazi mancanti, concordanze sbagliate e segni di punteggiatura. Ognuna riporta l'articolo del Codice su cui interviene e la pagina della Gazzetta Ufficiale del 19 aprile 2016 su cui è avvenuta la pubblicazione.
 

Primo correttivo del Codice Appalti

Al momento si sa che il testo del primo decreto correttivo è in fase di gestazione, ma non se ne conoscono i contenuti e gli operatori del settore stanno avanzando qualche richiesta.
 
È il caso degli importi a base di gara. I parametri per calcolarli, e quindi scegliere la procedura di affidamento più idonea, sono considerati solo facoltativi. Nei giorni scorsi, durante un convegno organizzato a bari dall’Ordine degli Ingegneri, è emerso che i nuovi parametri non danno agli operatori un margine di certezza considerato sufficiente né assicurano compensi dignitosi, in grado di assicurare la qualità.
 
Secondo gli Architetti, sarebbe da rivedere il contenuto del progetto di fattibilità, potenziato rispetto al passato per ridurre le varianti. 
 
Sono però state segnalate delle criticità: il fatto che il progetto di fattibilità viene redatto  prima della redazione dell’elenco annuale, in un momento in cui le amministrazioni non sono ancora in possesso di alcun finanziamento, col rischio di un blocco generale dei progetti, a meno che le Amministrazioni non possano accedere ad appositi fondi di rotazione che coprano i costi della progettazione di fattibilità, da recuperare, a valle dell’affidamento dei lavori, incamerando il ribasso d’asta.
 
Una seconda criticità riguarda i concorsi di progettazione. Il vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc), Rino La Mendola,  ha sottolineato la necessità di modificare l’articolo 8 stabilendo in modo chiaro gli elaborati ed i documenti che devono essere prodotti dalla stazione appaltante e quelli che invece sono a carico dei concorrenti. Senza una riduzione della documentazione a carico dei concorrenti, La Mendola pensa che la procedura del concorso  non sarebbe praticabile, rischiando di violare un o dei cardini della delega: il rilancio del progetto al centro del processo di realizzazione delle opere pubbliche.
 
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