12/04/2018 – La ristrutturazione di casa è una buona occasione per risolvere definitivamente i problemi legati all’umidità che creano muffe e macchi nere sui muri.
Prima di effettuare i lavori, però, è necessario
individuare le cause che hanno portato alla formazione dell’umidità affinché il problema non si ripresenti.
Umidità: cosa sapere prima di ristrutturare
La presenza di umidità e il proliferare di muffe è legato alla presenza di acqua.
All’interno la formazione di condensa è dovuta a: scarso isolamento termico, presenza di ponti termici, scarso ricambio d’aria, scarso smaltimento dell’umidità prodotta all’interno dei locali.
All’esterno le cause possono essere: condizioni climatiche e ambientali, elevato grado di assorbimento d’acqua e bassa traspirabilità del rivestimento, presenza di ponti termici (zone fredde) dovuti all’uso improprio di materiali con diverse conducibilità termiche, esposizione agli agenti atmosferici senza elementi architettonici di protezione e scarsa protezione dall’umidità del terreno.
Se l’umidità è dovuta a infiltrazioni per precipitazioni o per la rottura di tubazioni di scarico (
umidità da infiltrazioni) si presenta sotto forma di
chiazze di umidità e muffe isolate sui muri e circoscritte a zone ben delimitate.
Nel caso di
umidità da condensa, il problema si manifesta sulla superficie e/o all'interno della muratura su parti fredde della casa in cui vi sono ponti termici.
L’
umidità di risalita si manifesta a causa dell’acqua, presente nel terreno, che viene assorbita dai muri per capillarità.
Infine, se il problema è presente anche in edifici nuovi si potrebbe trattare di
umidità da costruzione, dovuta alla necessaria presenza di acqua nella preparazione dei materiali edili che non è stata fatta evaporarare dovutamente.
Come eliminare l’umidità in una ristrutturazione
L'umidità da condensa si sviluppa soprattutto nelle zone poco areate o sulle ‘pareti fredde’ della casa in corrispondenza di
ponti termici strutturali, ovvero quei punti con caratteristiche termiche molto diverse rispetto alle zone circostanti che determinano una riduzione dell’isolamento.
Se si tratta di umidità da risalita sarà necessario
bloccare l’avanzata dell’acqua dal terreno attraverso barriere da porre alla base delle fondazioni.
Per decidere opportunamente quali lavori fare in caso di ristrutturazione è opportuno farsi consigliare da un tecnico specializzato perché le soluzioni variano a seconda
dell'entità d'intervento che si vuole effettuare.
Per prima cosa è necessario eliminare le eventuali muffe e macchie nere già presenti in casa e successivamente intervenire con una tecnologia che possa prevenirne il ritorno del problema.
Inoltre, è importante assicurarsi costantemente che i muri esterni, le fondamenta, i sottotetti ecc siano
isolati e ben ventilati, cercando di mantenere all’interno dell’abitazione un’umidità inferiore al 50%.
Per eliminare dai muri le muffe causate dall’umidità è necessario usare prodotti specifici che agiscono localmente. Solo dopo aver eliminato l’effetto prodotto dall’umidità, è possibile agire sulla causa che l’ha determinata.
Tra i detergenti antimuffa c’è
SILANCOLOR CLEANER PLUS di MAPEI, una soluzione a base acquosa antialga e antimuffa da utilizzare per la pulizia delle superfici degradate per azione di alghe e muffe prima della verniciatura.
Tra i prodotti protettivi antimuffa c’è
FILA ACTIVE2 di FILA che sanifica la superficie ostacolando la colonizzazione di muffe ed evitando l'annerimento da umidità sulle pareti interne.

Tra i pannelli antimuffa in silicato di calcio da interni c’è
B/SANA di Bacchi adatto a risolvere in maniera definitiva i problemi di muffa sulle pareti grazie al suo elevato potere igroscopico che permette di abbassare il tasso di umidità relativa degli ambienti.

Tra le pitture antimuffa c’è
Pittura antimuffa e anti-condensa di Genial Solver che risolve definitivamente il problema della formazione di muffa grazie al suo potere altamente traspirante.
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Un metodo poco invasivo per deumidificare gli ambienti può essere il ricorso a
intonaci o pitture deumidificanti, che pur non risolvendo la causa del problema, possono limitarne le conseguenze.
Un esempio è
RISANAFACILE di FASSA una malta secca bianca a base di calce naturale, legante idraulico resistente ai solfati, polvere di marmo, sabbie classificate, idrofugo ed additivi specifici atti a migliorare la lavorazione, l'adesione e la traspirabilità.
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Tra gli intonaci formulati in maniera specifica per l’umidità da risalita c’è
CALIBRO PLUS EVAPORATION di Volteco un sistema costituito dalla combinazione di un rinzaffo in grado di garantire l’adesione sulla muratura anche in presenza di forte salinità e un intonaco che, attraverso una struttura porosa, altamente traspirante, contenente macrosfere di vetro cave, consente alla muratura di raggiungere l’equilibrio tra la quantità d’acqua presente a causa del fenomeno della risalita capillare e la quantità d’acqua che viene smaltita per evaporazione.

Un altro esempio è
DIATHONITE DEUMIX di DIASEN studiato per gli interventi di deumidificazione e che, nello stesso tempo, impedisce ai sali di migrare verso la superficie della parete.

Tra i rivestimenti protettivi per esterni contro l’umidità c’è
ThermoShield Exterieur di TECNOVA GROUP, un rivestimento termoceramico per facciate che protegge e valorizza l’involucro edilizio da forte pioggia, grandine, neve e riduce il rischio di un “inverdimento” indesiderato della facciata che si manifesta spesso come conseguenza nella formazione di condensa acquea.
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La progettazione di un buon
isolamento termico permette di prevenire o risolvere il problema.
Tra i sistemi di isolamento dell’involucro si può optare per
l’applicazione all’esterno della struttura di un cappotto termico, ovvero un sistema di coibentazione di facciate basato su elementi isolanti prefabbricati che vengono applicati sulla parete esterna.
Un esempio è
VIEROCLIMA SK di Viero, un sistema di isolamento termo-acustico a cappotto con pannelli isolanti in schiuma polyiso espansa rigida (PIR) che combina doti di elevato isolamento termico con quelle di isolamento acustico.

Tra le lastre in EPS con grafite ad alto assorbimento e riflessione del calore per l’isolamento a cappotto
Greypor® GK 800 di TERMOLAN che garantisce una prestazione energetica dell’edificio certificabile.
Tra i prodotti che uniscono l’esigenza di protezione sismica ed energetica c’è
GENIALE CAPPOTTO SISMICO di ECOSISM che viene realizzato solo sulla superficie esterna dell’edificio, garantendone la continuità di utilizzo anche durante l’applicazione.
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Nel caso di umidità dovuta a risalita capillare si può optare, in sede di ristrutturazione, per la
tecnologia dello sbarramento orizzontale attraverso la realizzazione di una barriera chimica di resine impermeabilizzanti che blocchino l’acqua. L'applicazione avviene tramite iniezione di un liquido impermeabile all’interno della parete attraverso dei fori posti in prossimità del pavimento.
Tra i sistemi a barriera chimica c’è
WATER BARRIER di URETEK ITALIA che con la doppia azione di resina espandente e gel saturante elimina definitivamente le infiltrazioni. Le iniezioni di resina espandente riempono i vuoti più grandi e isolano i volumi di terreno che sono poi saturati con gel impermeabilizzante.
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Un altro esempio è
BARRIERA CHIMICA PETER COX che offre una soluzione definitiva contro l’umidità ascendente dei muri grazie all’uso di formulati siliconici che sono immessi nel muro grazie a particolari trasfusori che ne permettono la lenta diffusione in tutta la zona compromessa.

Tra le barriere chimiche ai silani in cartuccia estrudibile c’è
CONSILEX BARRIER CREAM di Azichem una crema concentrata formulata specificamente per iniezioni murarie per la formazione di barriere chimiche ad alta efficacia, contro l'umidità da risalita capillare.
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La deumidificazione elettrofisica è un metodo per l'eliminazione dell'umidità da risalita che utilizza dispositivi dotati di generatori di impulsi elettromagnetici che introducono nel muro un campo elettromagnetico che entra in interazione energetica con le molecole dell’acqua e la loro struttura colloidale, contrastandone la risalita.
Un esempio è
POLOPPOSTO, un dispositivo mirato a contrastare l’umidità di risalita nelle strutture edilizie grazie all’utilizzo del magnetismo permanente che interrompe la direzione di marcia dell'acqua dal terreno alle murature.
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Un altro esempio è
KontrolDRY di SKM che permette di eliminare, in modo definitivo e permanente, l’umidità in eccesso, senza effettuare alcun tipo di intervento sull’opera muraria.
DEUMIDIFICAZIONE ELETTROFISICA NON INVASIVA >> VEDI TUTTE
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Polopposto Italia
SKM
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