L’edificio che ospita l’attuale Scuola Secondaria di Primo Grado Collegio Manzoni di Merate vanta una storia secolare che affonda le sue radici nel XVII secolo e nel corso del tempo, rispetto al nucleo originario, ha subito numerosi ampliamenti, trasformazioni e sopraelevazioni, per rispondere all’evolversi delle esigenze funzionali del complesso scolastico.
Un evento meteorologico estremo, verificatosi nel luglio 2017, quando una tromba d’aria ha colpito la provincia di Lecco, ha causato ingenti danni alla copertura del Collegio, rendendo necessari la messa in sicurezza dello stabile e la predisposizione di un complesso progetto di intervento strutturale di ripristino e conservativo, organico e coordinato.
La copertura del Collegio Manzoni è di tipo ligneo con capriate, travi, puntoni e orditura principale poggianti su muratura perimetrale o muratura di spina con orditura secondaria più recente e continuamente rimaneggiata.
Le indagini svolte in fase di verifica ispettiva dello stato della copertura hanno evidenziato, oltre ai danni causati dalla tromba d’aria, numerose problematiche dovute alla natura e al deterioramento delle strutture: orditura secondaria posizionata a ricorsi non regolari e non complanare, abbaini ammalorati, presenza di numerose infiltrazioni, assenza di criteri di ripartizione strutturale, assenza di agganci delle tegole, precarietà degli appoggi, sottostruttura realizzata in materiali diversi, deterioramento delle orditure lignee, discontinuità strutturali e appesantimento dei carichi sull’orditura principale, assenza di isolamento.
Date queste condizioni, è stato previsto il completo smantellamento del manto di copertura con recupero integrale degli elementi non compromessi (coppi e tegole) così come la falderia, linee di gronda, colmi in buono stato, rimozione e smaltimento del sottomanto, della piccola orditura e dei lucernari e abbaini ammalorati.
La nuova stratigrafia della copertura ha visto l’impiego del sistema termoisolante ventilato con anima in poliuretano ISOTEC di Brianza Plastica, scelto nello spessore 60 mm, sul cui correntino metallico sono stati posizionati in appoggio gli elementi di copertura recuperati e integrati con nuovi elementi dello stesso tipo, ove necessario, e ancorati uno per uno con apposite staffe e ganci di fissaggio. Sono stati realizzati i nuovi colmi ventilati, ripristinata la falderia in rame, posizionati i nuovi lucernari a raso copertura e installata la linea vita.
La scelta del Sistema ISOTEC ha consentito di realizzare con un unico prodotto:
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