La torre di Pisa sabato 16 giugno è stata ufficialmente riconsegnata alla città, anche se sarà riaperta solo in ottobre. Sono trascorsi 11 anni dal 7 gennaio
del 1990, quando il celebre monumento fu chiuso in diretta tv, alla presenza di Raffaella Carrà, in seguito al decreto dell'allora ministro dei lavori pubblici Giovanni Prandini che aveva ipotizzato due-tre anni per i lavori di salvaguardia.
Ne sono occorsi assai di piu', oltre ad una spesa di circa 53 miliardi di lire. Per mandare avanti il Comitato internazionale di esperti, composto da 14 tra i massimi studiosi del mondo, ci sono voluti 15 decreti legge e si sono succeduti 11 governi.
Quando il monumento fu chiuso aveva totalizzato, solo negli ultimi 60 anni, 18 milioni di visitatori; ora i suoi 293 scalini saranno percorsi da un numero controllato di persone: massimo 30 alla volta, pagando fino ad un massimo di 25 mila lire.
Il Comitato, guidato dall'ingegnere Michele Jamiolkowsky, il 17/o nella storia della torre, ha dovuto superare notevoli problemi, sia tecnici che burocratico-amministrativi. Nell'ottobre del 1996 il Comitato ha addirittura cessato di esistere
per la bocciatura del decreto che ne doveva garantire il rinnovo della sua operativita'. Nell' aprile del 1997 e' stato cosi' necessario nominare un nuovo comitato del quale sono stati cambiati alcuni membri rispetto a quello precedente.
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