15/04/2003 –Roma. In una lettera inviata al ministro per i beni culturali Giuliano Urbani e al sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della sezione romana di Italia Nostra Maria Antonelli Carandini chiede il «fermo dei lavori a scopo cautelativo», in attesa del pronunciamento della Corte dei Conti sull´esposto dell´Aduc che segnalava un aumento dei costi a causa dello slittamento dei lavori di risistemazione dell´area, inizialmente prevista per il 2000 e ora slittata ad almeno il 2004.
Ma non solo di carattere economico, sono le preoccupazioni di Italia Nostra: forte è il timore per “danni all´area dell´antico porto di Ripetta irreparabilmente pregiudizievoli per il recupero e la valorizzazione di un patrimonio urbanistico e storico di enorme valore”.
Secondo l´associazione ambientalista, “i ritrovamenti archeologici sotto l´Ara Pacis confermano l´uso portuale delle sponde da oltre 2000 anni. Per questo l´apertura oggi visibile sul Tevere appare vieppiù preziosa ed irrinunciabile.”