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Verifica impianti: professionisti chiedono più spazio

Verifica impianti: professionisti chiedono più spazio

Probabile riapertura dei termini per la delega finalizzata al riordino della normativa tecnica impiantistica

Vedi Aggiornamento del 09/01/2008
di Roberta Dragone
Vedi Aggiornamento del 09/01/2008
14/04/2005 - I professionisti intendono conquistare maggiori spazi nelle verifiche degli impianti. Periti industriali e ingegneri esprimono disappunto sul modo in cui la bozza di decreto legislativo del Governo disciplina le attività di verifica in materia di impiantistica. Di qui la probabile riapertura dei termini per la delega affidata al Governo per il riordino della normativa in materia di impiantistica e la promozione di un sistema di verifica degli impianti. La legge n. 239 del 23 agosto 2004 sul “Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia”, nota come Legge Marzano, affidava al Governo la delega per l’adozione, entro sei mesi e quindi entro il 28 marzo 2005, di un decreto legislativo finalizzato al riordino della normativa tecnica impiantistica all’interno degli edifici e all’introduzione di un nuovo sistema di verifiche. Tale disposizione è contenuta nell’articolo 44: “44. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 7, lettera r), e senza che da ciò derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Governo è delegato ad adottare, su proposta del Ministro delle attività produttive di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge e nel rispetto delle prerogative costituzionali delle regioni, un decreto legislativo nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: a) riordino della normativa tecnica impiantistica all'interno degli edifici; b) promozione di un reale sistema di verifica degli impianti di cui alla lettera a) per accertare il rispetto di quanto previsto dall’attuale normativa in materia con l’obiettivo primario di tutelare gli utilizzatori degli impianti garantendo un’effettiva sicurezza”. Due, dunque, i punti da affrontare nel decreto legislativo: a) riordino della normativa tecnica impiantistica all'interno degli edifici, attualmente oggetto della legge 46/90 e del DPR 380/01 “Testo unico dell’edilizia” (la cui parte impiantistica non è ancora in vigore); b) promozione di un reale sistema di verifica degli impianti. La bozza del decreto legislativo prevede l’estensione dell’obbligo di progettazione agli impianti elettrici, idraulici, di riscaldamento. Obbligo valido per tutti gli edifici, compresi quelli industriali. E su questo i professionisti si dichiarano d’accordo. Il disappunto nasce sulla disciplina delle verifiche. La bozza stabilisce che i controlli siano affidati ai professionisti solo nei Comuni fino a 5mila abitanti. In tutti gli altri le verifiche diventerebbero compito delle società di certificazione. E questo per garantire la terziarietà. Ma ingegneri e periti industriali controbattono: la terziarietà è garantita dal controllo dell’Ordine di appartenenza cui i professionisti sono sottoposti. Di fatto, invece, la bozza comporta l’estraneità del professionista dalla progettazione, costruzione e manutenzione dell’impianto.
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