
Sicilia: condono per opere abusive in aree vincolate
Ddl per sanare costruzioni abusive non residenziali e in aree tutelate
22/07/2005 - La Sicilia si prepara ad estendere il campo di applicazione della legge nazionale 326/2003 sul condono edilizio. Un disegno di legge prevede la possibilità di condonare anche gli edifici non residenziale e quelli realizzati in aree sottoposte a vincolo.
A distanza di sette mesi dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande di condono, la Commissione Ambiente e Territorio della Regione presenterà all’Assemblea un disegno di legge che consentirà, se approvato, di usufruire della sanatoria anche per costruzioni di tipo non residenziale, purché sia rispettato il limite massimo di tremila metri cubi di volumetria e siano state ultimate entro il 31 marzo 2003.
Inoltre, il ddl permetterebbe di condonare gli immobili abusivi costruiti in aree sottoposte a vincolo idrogeologico, ambientale o paesaggistico (possibilità oggi vietata dalla legge 326/2003), previo rilascio di parere favorevole da parte dell’ente preposto alla controllo del vincolo, così come previsto dalla legge regionale sul condono edilizio 37/1985.
Restano escluse dalla possibilità di condono le costruzioni realizzate in aree in cui vige il vincolo di inedificabilità assoluta o qualora l’opera costituisca grave pregiudizio per la tutela del vincolo.
Questa modifica aprirebbe le porte del condono a migliaia di istanze, poiché, da una parte in Sicilia le aree sottoposte a vincolo sono moltissime e di notevole estensione, dall’altra circa il 40% delle opere abusive per le quali è stata presentata domanda di condono si trovano proprio in aree vincolate.
Con l’eventuale approvazione del ddl potrebbero essere riaperti i termini per la presentazione delle istanze, in modo tale da dare la possibilità di usufruire del condono a chi, essendo a conoscenza dei vincoli, non aveva presentato domanda.