
Distanze tra gli edifici, conta la situazione di fatto
NORMATIVA
Distanze tra gli edifici, conta la situazione di fatto
Per il Tar di Napoli non importa se l’edificio di fronte è abusivo
Vedi Aggiornamento
del 31/01/2007
14/10/2005 - Il Tar Campania, Sezione di Napoli, nella sentenza m. 9499 del 12 luglio 2005, ha stabilito che le norme sulle distanze tra le costruzioni sono in primo luogo finalizzate a tutelare l’interesse pubblico ed esigenze generali quali la salute pubblica, la sicurezza, le vie di comunicazione e la corretta gestione del territorio, ma anche l’interesse particolare dei due frontisti.
L’interesse pubblico che tali norme devono tutelare, va tenuto in debito conto, in sede di valutazione di legittimità di una concessione edilizia, valutando “la situazione di fatto quale si presenta in concreto al momento del rilascio della concessione, a nulla rilevando che taluno dei fabbricati in relazione ai quali va calcolata la distanza della nuova costruzione sia abusivo”.
In altre parole, se è da prendere in esame la sola “situazione di fatto” al momento del rilascio, non conta che l’edificio avente effetto inibente sia o meno insanabile; di conseguenza solo dopo la riduzione in pristino dei luoghi potrà nuovamente sussistere una situazione conforme alla normativa sulle distanze.