Certificato energetico obbligatorio anche per i vecchi edifici
NORMATIVA
Certificato energetico obbligatorio anche per i vecchi edifici
Disponibile lo schema di dlgs che modifica il decreto 192/2005. Entro fine anno le Linee Guida per l’attestato di efficienza energetica
10/10/2006 - È tutto confermato: l’obbligatorietà della certificazione energetica degli edifici è operativa dall’8 ottobre 2006. Ma il Governo assicura: la mancata definizione delle linee guida non creerà incertezze nel mercato edilizio. E promuove una soluzione-ponte per evitare complicazioni burocratiche. Si tratta dello schema di decreto legislativo approvato venerdì scorso in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento riscrive le norme sull’efficienza energetica in edilizia correggendo il precedente decreto 192/2005, entrato in vigore l’8 ottobre 2005.
Vedi lo schema di decreto legislativo completo di allegati
Benché confermi all’8 ottobre 2006 la data per l’entrata in vigore dell’attestato di efficienza energetica degli edifici, il nuovo provvedimento abbraccia soluzioni temporanee elaborate proprio per consentire l’osservanza delle nuove regole. Di qui la scelta, ad esempio, di ammettere la sostituzione temporanea della certificazione energetica con un “attestato di qualificazione” elaborato dal progettista o dal direttore dei lavori , almeno finché non saranno state emanate e rese operative le ancora attese linee guida (art. 5 dello schema di decreto). In ogni caso – spiega una circolare diffusa dal Ministero dello Sviluppo Economico – l’obbligo della certificazione non avrebbe comunque creato incertezze nel mercato edilizio. E questo perché gli edifici soggetti all’obbligo di certificazione energetica sono edifici per i quali il permesso di costruire è stato richiesto dopo l’8 ottobre 2005 (entrata in vigore del decreto 192/2005). Nella maggior parte dei casi i lavori per i suddetti edifici non saranno completati prima della prossima primavera; e per quella data – assicura il ministero – le linee guida saranno già pronte. La soluzione temporanea dell’attestato di qualificazione non rappresenta l’unica novità introdotta dallo schema di decreto. Il provvedimento estende l’ obbligo della certificazione energetica anche ai vecchi edifici , seppure attraverso un percorso graduale. Gli immobili che dovranno calcolare il proprio rendimento energetico non saranno più solo quelli di nuova costruzione. Dal 1° luglio 2007 il certificato che attesti la capacità di risparmio energetico diventerà obbligatorio anche per gli edifici esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del dlgs 192/2005. Ma solo nel momento della compravendita. Sempre dal 1° luglio 2007 diventa obbligatorio il “bollino verde” anche per gli edifici superiori ai 1000 metri quadrati, nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1° luglio 2008 l’obbligo viene esteso anche agli immobili di superficie inferiore ai 1000 metri quadrati, ma sempre nel caso di compravendita dell’intero immobile. Soltanto dal 1° luglio 2009 l’attestato di efficienza energetica non potrà mancare anche nelle compravendite di singoli appartamenti. Prova di una indiscutibile politica di sostegno delle energie rinnovabili in edilizia, il decreto introduce diverse nuove misure volte ad incentivare il risparmio energetico. Vengono anticipati al 1° gennaio 2008 i livelli di isolamento termico previsti per il 1° gennaio 2009. “L’introduzione di un nuovo modello di isolamento – si legge nella circolare – consentirà di ridurre entro 3 anni i fabbisogni termici dei nuovi edifici di una percentuale superiore al 40% rispetto ai valori obbligatori fino al 2005 e questo grazie ai nuovi livelli di isolamento previsti entro il 2010”. Per i nuovi edifici scatterà l’ obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria per una frazione pari ad almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda, e di un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita in un apposito decreto ministeriale. L’eventuale violazione di tale disposizione comporterà l’obbligo di presentazione di una relazione tecnica che fornisca le necessarie motivazioni. Per gli immobili di nuova costruzione e per ristrutturazioni di edifici di superficie superiore ai 1000 metri quadrati scatterà inoltre l’ obbligo di sistemi schermanti esterni . Tale disposizione è finalizzata a ridurre i consumi di energia prodotta dai condizionatori per i quali negli ultimi anni la domanda estiva ha superato persino quella invernale. Prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei Ministri, il provvedimento dovrà essere sottoposto ai pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari. Visiona il testo dello schema di decreto completo di tutti gli allegati
Benché confermi all’8 ottobre 2006 la data per l’entrata in vigore dell’attestato di efficienza energetica degli edifici, il nuovo provvedimento abbraccia soluzioni temporanee elaborate proprio per consentire l’osservanza delle nuove regole. Di qui la scelta, ad esempio, di ammettere la sostituzione temporanea della certificazione energetica con un “attestato di qualificazione” elaborato dal progettista o dal direttore dei lavori , almeno finché non saranno state emanate e rese operative le ancora attese linee guida (art. 5 dello schema di decreto). In ogni caso – spiega una circolare diffusa dal Ministero dello Sviluppo Economico – l’obbligo della certificazione non avrebbe comunque creato incertezze nel mercato edilizio. E questo perché gli edifici soggetti all’obbligo di certificazione energetica sono edifici per i quali il permesso di costruire è stato richiesto dopo l’8 ottobre 2005 (entrata in vigore del decreto 192/2005). Nella maggior parte dei casi i lavori per i suddetti edifici non saranno completati prima della prossima primavera; e per quella data – assicura il ministero – le linee guida saranno già pronte. La soluzione temporanea dell’attestato di qualificazione non rappresenta l’unica novità introdotta dallo schema di decreto. Il provvedimento estende l’ obbligo della certificazione energetica anche ai vecchi edifici , seppure attraverso un percorso graduale. Gli immobili che dovranno calcolare il proprio rendimento energetico non saranno più solo quelli di nuova costruzione. Dal 1° luglio 2007 il certificato che attesti la capacità di risparmio energetico diventerà obbligatorio anche per gli edifici esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del dlgs 192/2005. Ma solo nel momento della compravendita. Sempre dal 1° luglio 2007 diventa obbligatorio il “bollino verde” anche per gli edifici superiori ai 1000 metri quadrati, nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1° luglio 2008 l’obbligo viene esteso anche agli immobili di superficie inferiore ai 1000 metri quadrati, ma sempre nel caso di compravendita dell’intero immobile. Soltanto dal 1° luglio 2009 l’attestato di efficienza energetica non potrà mancare anche nelle compravendite di singoli appartamenti. Prova di una indiscutibile politica di sostegno delle energie rinnovabili in edilizia, il decreto introduce diverse nuove misure volte ad incentivare il risparmio energetico. Vengono anticipati al 1° gennaio 2008 i livelli di isolamento termico previsti per il 1° gennaio 2009. “L’introduzione di un nuovo modello di isolamento – si legge nella circolare – consentirà di ridurre entro 3 anni i fabbisogni termici dei nuovi edifici di una percentuale superiore al 40% rispetto ai valori obbligatori fino al 2005 e questo grazie ai nuovi livelli di isolamento previsti entro il 2010”. Per i nuovi edifici scatterà l’ obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria per una frazione pari ad almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda, e di un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita in un apposito decreto ministeriale. L’eventuale violazione di tale disposizione comporterà l’obbligo di presentazione di una relazione tecnica che fornisca le necessarie motivazioni. Per gli immobili di nuova costruzione e per ristrutturazioni di edifici di superficie superiore ai 1000 metri quadrati scatterà inoltre l’ obbligo di sistemi schermanti esterni . Tale disposizione è finalizzata a ridurre i consumi di energia prodotta dai condizionatori per i quali negli ultimi anni la domanda estiva ha superato persino quella invernale. Prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei Ministri, il provvedimento dovrà essere sottoposto ai pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari. Visiona il testo dello schema di decreto completo di tutti gli allegati