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Congresso ingegneri: impegno per la riforma delle professioni

Congresso ingegneri: impegno per la riforma delle professioni

E Di Pietro invita a contribuire alla stesura delle nuove Norme tecniche

Vedi Aggiornamento del 07/09/2010
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 07/09/2010
19/09/2007 - Perseguire una moderna riforma delle professioni che abbia come cardini fondamentali la garanzia della qualità delle prestazioni professionali a servizio del cittadino e la tutela del ruolo professionale dell’ingegnere, intendendo come tale esclusivamente chi abbia completato un percorso di formazione universitario d’ingegneria, sia esso di primo che di secondo livello. È uno degli impegni messi nero su bianco dagli ingegneri nella mozione congressuale (allegata sotto) redatta al termine del 52° Congresso Nazionale Ordini degli Ingegneri d’Italia, tenutosi la scorsa settimana ad Agrigento, sul tema: “Ambiente, Sicurezza, Energia: l’Ingegnere per lo sviluppo del paese”. Gli ingegneri si impegnano anche a rafforzare la qualità delle prestazioni professionali attraverso percorsi di tirocinio e di aggiornamento permanente gestiti dagli Ordini, a valorizzare la figura dell’ingegnere che opera nel settore dell’informazione, e in particolare della sicurezza informatica, e affermano il loro rifiuto per le azioni che non riconoscano la competenza specifica ed esclusiva degli Ingegneri nella progettazione geotecnica e nella “sistemazione idraulica”. Ma il dibattito si è incentrato anche sull’uso del territorio, delle fonti energetiche e delle risorse ambientali che rappresentano – si legge nella premessa della mozione – le sfide più serrate e stimolanti per l’uomo d’ingegno. Oggi, come mai prima – si legge nel documento –, gli ingegneri sono consapevoli ed impegnati su aspetti quali “impatto” e “sostenibilità dello sviluppo”, interpretando consapevolmente e responsabilmente il rapporto tra natura ed ingegno in un’ottica di sicurezza dei cittadini e tutela delle risorse ambientali. I fabbisogni sempre maggiori di energia portano alla necessità, da un lato, di tutelare le risorse non rinnovabili rivedendo anche gli attuali stili di vita e, dall’altro, di individuare le tecnologie più efficienti e sicure senza pregiudizi e scelte ideologiche. Su questo tema gli ingegneri si sono impegnati a promuovere una campagna nazionale di sensibilizzazione su “ambiente sicurezza ed energia” nei riguardi del mondo politico istituzionale e dei cittadini, proclamando il 2008 “Anno dell’Ingegneria a servizio dello sviluppo sostenibile” e a presidiare con particolare attenzione le evoluzioni normative in materia di sicurezza. Viene ricordato l’intervento del Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che nel corso del congresso ha dichiarato di voler assicurare massima attenzione ai problemi dell’ingegneria sollecitando la categoria ad un contributo sulle nuove norme tecniche di costruzione ed annunciando un terzo correttivo del Codice dei Contratti Pubblici , che privilegerà la qualità della progettazione piuttosto che le logiche di mercato. Il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che non ha potuto partecipare al congresso, ha invece ha sollecitato – con una lettera – un contributo da parte della categoria in termini di innovazione, per il quale si è dichiarato pronto a garantire tutto il proprio impegno a trovare nel Governo un interlocutore attento. Sempre nel settore energetico – ha proseguito Pecoraro Scanio - altra sfida fondamentale e che coinvolge direttamente il settore ingegneristico, è l’individuazione di strumenti e modalità finalizzate a garantire una maggiore efficienza energetica nelle abitazioni, nei mezzi di trasporto e nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche di uso quotidiano.
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