Sicurezza sul lavoro: il Consiglio dei Ministri approva il decreto
NORMATIVA
Sicurezza sul lavoro: il Consiglio dei Ministri approva il decreto
Il provvedimento riordina la normativa esistente creando efficaci strumenti di prevenzione e di tutela dei lavoratori
06/03/2008 - È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il Decreto attuativo dell’articolo 1 della legge 123/2007 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nei giorni scorsi, il Ministro del Lavoro Cesare Damiano e i Sottosegretari al Lavoro, Antonio Montagnino, e alla Salute, Gian Paolo Patta, hanno incontrato le parti sociali per la definizione del Titolo Primo del Testo Unico.
“Per quanto riguarda l’apparato sanzionatorio, che dovrà essere definito insieme al Ministero della Giustizia - hanno dichiarato il Ministro e i sottosegretari - il nostro intento è quello di prevedere sanzioni proporzionali e calibrate sulla gravità delle sanzioni, quindi eque. È un provvedimento che riordina e innova la normativa esistente in materia creando efficaci strumenti di prevenzione e di tutela dei lavoratori, ma anche misure di semplificazione degli adempimenti per le imprese, aiutando soprattutto le piccole aziende a mettersi in regola e premiando quelle virtuose. Riteniamo quindi – concludono Damiano, Montagnino e Patta – che ci siano le condizioni affinché il Consiglio dei Ministri possa assumere le decisioni necessarie per l’attuazione della delega”.
Sul tema delle sanzioni, è da registrare lo scontro tra il Ministro Damiano e la Confindustria. L’associazione degli industriali ha giudicato “inaccettabile” l’aggravamento delle sanzioni. “Ci sono resistenze della Confindustria sul tema delle sanzioni. Mi auguro vengano superate. Il Paese si aspetta una risposta dovuta, seria e forte” ha commentato Damiano.
“Qualche richiesta di modifica avanzata da Confindustria è stata accolta, ora ci aspettiamo un atteggiamento positivo da parte degli industriali” ha spiegato il sottosegretario alla Salute Giampaolo Patta, al termine della riunione tenutasi martedì a Palazzo Chigi. Le sanzioni più pesanti sono state modificate ma l’impianto complessivo resta inalterato, soprattutto per quel che riguarda la previsione dell’arresto fino a due anni per i responsabili delle aziende con rischi chimici, esplosivi o cancerogeni che non facciano la valutazione del rischio. Su questa misura Confindustria aveva chiesto l’alternativa dell’ammenda.
Il Titolo I dello schema di decreto legislativo che attua l’articolo 1 della Legge 123/2007, riguarda il sistema istituzionale, la gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro, la valutazione dei rischi, il servizio di prevenzione e protezione, la formazione, la sorveglianza sanitaria, la gestione delle emergenze, la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori e le statistiche degli infortuni e delle malattie professionali ( leggi tutto ).
I Titoli successivi disciplinano: luoghi di lavoro; attrezzature e DPI; cantieri temporanei e mobili; segnaletica; movimentazione manuale dei carichi; videoterminali; - agenti fisici (rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche, atmosfere iperbariche); sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni/mutageni e amianto); agenti biologici; atmosfere esplosive; disposizioni transitorie e finali; modifiche e abrogazioni norme precedenti. Al termine di ogni Titolo sono inserite le relative sanzioni.
Dopo l’approvazione preliminare da parte del Consiglio dei Ministri, il provvedimento dovrà acquisire il parere delle Commissioni competenti di Camera e Senato e il parere delle Regioni; seguirà la seconda approvazione definitiva del Consiglio dei Ministri, il secondo parere delle Commissioni parlamentari e il parere del Consiglio di Stato. Dopo il terzo e definitivo ok del Consiglio dei Ministri, il Decreto andrà alla firma del Capo dello Stato e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.