Arbitrati negli appalti pubblici: rinviato il divieto di ricorrervi
LAVORI PUBBLICI
Arbitrati negli appalti pubblici: rinviato il divieto di ricorrervi
Il decreto legge di proroga dei termini approvato dal Consiglio dei Ministri rinvia la norma della Finanziaria 2008
Vedi Aggiornamento
del 25/11/2009
30/06/2008 - Tra le proroghe contenute nel decreto legge n. 113 del 30 giugno 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi, vi è il rinvio del divieto per le pubbliche amministrazioni di ricorrere agli arbitrati "fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni di legge di attuazione della devoluzione delle competenze ivi prevista."
Con la Finanziaria 2008 è stato introdotto il divieto per le stazioni appaltanti di inserire clausole compromissorie in tutti i loro contratti di lavori, forniture e servizi, e di sottoscrivere compromessi relativi agli stessi contratti. L’abolizione degli arbitrati è stata fortemente voluta dall’ex Ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, per mettere un freno alle ingenti spese sostenute dallo Stato per questo tipo di contenziosi. Leggi tutto
Alle preoccupazioni espresse da Confindustria, secondo cui la cancellazione degli arbitrati rischiava di allungare i tempi dei contenziosi e di sovraccaricare ulteriormente la giustizia civile, il Ministro Di Pietro, nell’ottobre 2007, propose che fossero istituite nei tribunali, presso le Corti d’Appello, delle sezioni specializzate, con procedure abbreviate, su questa materia. Leggi tutto
Pochi giorni dopo l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici suggerì di riportare l’arbitrato sotto il controllo di un organo pubblico. L’Autorità aveva rilevato un notevole aumento dei compensi e, soprattutto, la frequenza delle soccombenze dell’amministrazione nei procedimenti arbitrali. Per questo aveva proposto di attribuire alla Camera Arbitrale il potere di nomina del terzo arbitro e di determinazione dei compensi dei collegi arbitrali, mentre il divieto di ricorrere agli arbitrati - secondo l’Authority - non sarebbe stato sostenibile, a causa dell’eccessiva lunghezza dei tempi della giustizia, sia ordinaria che amministrativa. Leggi tutto
Il divieto imposto dalla Finanziaria 2008 sarebbe entrato in vigore il 1° gennaio 2008 . Ma il 31 dicembre 2007 è stato pubblicato il DL n. 248 del 31 dicembre 2007 , concernente “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria” che ha fatto slittare al 1° luglio 2008 l‘entrata in vigore del divieto. La proroga era finalizzata a consentire il passaggio delle competenze alle sezioni dei tribunali dedicate alla proprietà industriale e intellettuale. Leggi tutto
Ora la proroga è stata ulteriormente rinviata, non 31 dicembre 2008, come inizialmente annunciato dal Governo al termine del Consiglio dei Ministri, ma fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni di legge di attuazione della devoluzione delle competenze.