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DL fiscale in Gazzetta: ok ai contanti per i pagamenti ai professionisti

DL fiscale in Gazzetta: ok ai contanti per i pagamenti ai professionisti

Abrogato l’obbligo della dichiarazione di conformità degli impianti negli edifici nelle compravendite immobiliari

Vedi Aggiornamento del 28/11/2008
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 28/11/2008
27/06/2008 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 , il provvedimento che, insieme con il Disegno di legge ora all’esame del Parlamento, contiene le misure del Governo per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
 
Tracciabilità dei compensi dei professionisti
Con l’abrogazione dei commi 12 e 12-bis dell’articolo 35 del DL 223/2006, convertito con modificazioni dalla Legge 248/2006, viene cancellata la norma che vietava ai professionisti di riscuotere il pagamento dei compensi in contanti e imponeva loro di tenere un conto corrente dedicato all'attività professionale. La norma del 2006 prevedeva l’obbligo per i professionisti di tenere uno o più conti correnti per gestire i compensi dell’attività e di utilizzare, sopra determinati importi, esclusivamente assegni, bonifici o sistemi di pagamento elettronico. Dal 1° luglio 2008 la soglia oltre la quale sarebbe stato vietato l’uso dei contanti sarebbe scesa a 100 euro.
 
Impianti all’interno degli edifici
Rispetto alla prima versione del DL, che abrogava l’intero DM 37/2008 recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici, il provvedimento pubblicato in Gazzetta restringe il campo e abroga soltanto l’articolo 13 del DM, cioè quello che disciplina gli obblighi documentali in caso di trasferimento dell’immobile. 
Decade quindi l’obbligo di allegare ai contratti di compravendita di immobili usati la “dichiarazione di conformità” degli impianti oppure, nel caso in cui essa non sia stata prodotta o non sia più reperibile, la “dichiarazione di rispondenza” resa da un professionista del settore impiantistico. ( leggi tutto ).
È inoltre stabilito che, entro il 31 marzo 2009, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, emani uno o più decreti volti a disciplinare:
a) le disposizioni in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici prevedendo semplificazioni di adempimenti per i proprietari di abitazioni ad uso privato e per le imprese;
b) la definizione di un reale sistema di verifiche degli impianti;
c) la  revisione della disciplina sanzionatoria in caso di violazioni di obblighi stabiliti dai provvedimenti previsti alle lettere a) e b).
 
Piano Casa
L’articolo 11 del DL disciplina il piano nazionale di edilizia abitativa, da attuarsi attraverso un apposito fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture, nel quale confluiranno i 550 milioni di euro stanziati dal precedente Governo. Obiettivo del Piano Casa sarà l’incremento dell’offerta di case da realizzare con criteri di efficienza energetica, e destinate a giovani coppie a basso reddito, soggetti sottoposti a sfratto e immigrati regolari. Alla realizzazione del piano potranno concorrere capitali privati. Leggi tutto .
 
Valorizzazione del patrimonio residenziale pubblico
L’articolo 13 prevede che i Ministeri delle infrastrutture e dei Rapporti con le Regioni promuovano accordi con Regioni ed Enti locali per semplificare le procedure per l’alienazione degli immobili di proprietà degli Iacp. I prezzi di vendita delle unità immobiliari dovranno essere determinati in proporzione ai canoni di locazione, all’assegnatario è riconosciuto il diritto di opzione all’acquisto, i proventi delle alienazioni saranno destinati alla realizzazione di interventi volti ad alleviare il disagio abitativo. Nei suddetti accordi le amministrazioni regionali e locali possono stipulare convenzioni con società di settore per lo svolgimento delle attività strumentali alla vendita degli immobili.
 
Expo Milano 2015
Per la realizzazione delle opere e delle attività connesse a EXPO Milano 2015, vengono stanziati 1486 milioni di euro, così suddivisi: 30 milioni di euro per l’anno 2009, 45 milioni per il 2010, 59 milioni per il 2011, 223 milioni per il 2012, 564 milioni per il 2013, 445 milioni per il 2014 e 120 milioni per il 2015. Il Sindaco di Milano è nominato Commissario straordinario del Governo per l’Expo.
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