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Appalti: sì definitivo del CdM al terzo decreto correttivo

Appalti: sì definitivo del CdM al terzo decreto correttivo

Le novità più importanti riguardano il project financing. In arrivo anche il Regolamento attuativo del Codice

Vedi Aggiornamento del 13/11/2008
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 13/11/2008
26/08/2008 - Il Consiglio dei Ministri del 1° agosto scorso ha approvato in via definitiva il terzo decreto correttivo del Codice degli appalti ( Dlgs 163/2006 ).
 
Sul provvedimento si erano già espressi positivamente il Consiglio di Stato ( leggi tutto ), della Conferenza Unificata e delle Commissioni Parlamentari.
 
La novità più importante è la riforma della disciplina del project financing: le tre fasi finora previste per la selezione del concessionario saranno sostituite da una gara unica. La nuova procedura (art. 153) prevede che l’amministrazione ponga a base di gara uno studio di fattibilità e rediga una graduatoria tra le offerte presentate; segue la nomina a promotore per il soggetto risultato primo in graduatoria. L’amministrazione approva il progetto preliminare presentato dal promotore (eventualmente modificato su richiesta dell’amministrazione stessa). L’amministrazione aggiudica la concessione dopo una procedura negoziata con il promotore o, in caso di rinuncia di quest’ultimo, con i concorrenti successivi in graduatoria ( leggi tutto ).
 
Prosegue intanto l’iter di approvazione del Regolamento attuativo del Codice; il provvedimento è in corso di adeguamento alle osservazioni formulate nel giugno scorso dalla Corte dei conti ( leggi tutto ), che riprendevano quanto rilevato dal Consiglio di Stato. La magistratura contabile - ricordiamo - aveva rilevato il mancato coordinamento con il Codice su alcuni aspetti relativi alle concessioni, ai pagamenti dei collaudatori e alla procedura ristretta, e alcune difformità dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro, nel frattempo aggiornata dal nuovo Testo Unico (Dlgs n. 81 del 9 aprile 2008).
 
Secondo quanto annunciato a luglio, in Commissione Ambiente della Camera, dal sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, alla conclusione dell’iter del terzo correttivo sarebbe stato riavviato il percorso procedurale del Regolamento, mediante la trasmissione del testo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e al Consiglio di Stato, come previsto dall'articolo 5, comma 4, del Codice ( leggi tutto ).
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