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Prezzi materiali edili: il Ministero rileva gli aumenti

Prezzi materiali edili: il Ministero rileva gli aumenti

Il terzo correttivo al Codice appalti consente il pagamento anticipato dei materiali alle imprese appaltatrici

Vedi Aggiornamento del 04/10/2010
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 04/10/2010
27/08/2008 - È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto scorso il DM del 24 luglio 2008, relativo alla rilevazione dei prezzi medi per il 2006 e delle variazioni percentuali per il 2007 dei materiali da costruzione.
 
Il decreto, previsto dall’articolo 133 del Codice degli appalti (Dlgs 163/2006), è motivato dal rilevante incremento dei prezzi dei materiali edili, in particolare dei fili di rame e dell’acciaio corten.
 
Per la determinazione delle compensazioni relative ai materiali da costruzione impiegati nelle lavorazioni contabilizzate nell’anno 2007, si fa riferimento:
a) ai prezzi medi e alla variazione percentuale annuale per la parte eccedente il 10%, rilevati nella tabella allegata al decreto, qualora l’offerta sia stata presentata nel 2006;
b) ai prezzi medi e alle variazioni percentuali annuali per la parte eccedente il 10%, rilevati nella tabella allegata al decreto e nella tabella allegata al decreto ministeriale 2 gennaio 2008, qualora l'offerta sia stata presentata nel 2005;
c) ai prezzi medi e alle variazioni percentuali annuali per la parte eccedente il 10%, rilevati nella tabella allegata al decreto, nella tabella allegata al decreto ministeriale 2 gennaio 2008, e nella tabella allegata al decreto ministeriale 11 ottobre 2006, qualora l'offerta sia stata presentata nel 2004;
d) ai prezzi medi e alle variazioni percentuali annuali per la parte eccedente il 10%, rilevati nella tabella allegata al decreto, nella tabella allegata al decreto ministeriale 2 gennaio 2008, nella tabella allegata al decreto ministeriale 11 ottobre 2006, e nella tabella allegata al decreto ministeriale 30 giugno 2005, qualora l'offerta sia stata presentata nel 2003 o anteriormente.
 
Nelle scorse settimane gli operatori dell’edilizia avevano manifestato forti preoccupazioni per gli aumenti dei prezzi dei materiali. “Negli ultimi mesi - segnalava in un comunicato CNA Costruzioni - si sono registrati rincari abnormi di alcuni prodotti fondamentali per il settore: ferro e acciaio sono aumentati di oltre il 100% dal 2007, ed il bitume ha segnato un balzo del 40% da aprile a luglio. Questo andamento mette in grave difficoltà numerose imprese che si trovano a subire aumenti rilevanti dei costi dopo l’effettuazione dell’offerta nella gara d’appalto, e, in mancanza della possibilità di revisione dei prezzi, vedono compromesso il loro risultato economico”. Ciò richiede, secondo CNA Costruzioni, una modifica della normativa in materia, anche in considerazione del fatto che forti oscillazioni dei prezzi stanno diventando la regola.
 
Il terzo decreto correttivo del Codice degli appalti, approvato il 1° agosto scorso dal Consiglio dei Ministri (leggi tutto), contiene una disposizione volta a fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali: una modifica all’articolo 133 del Codice dà la possibilità alle stazioni appaltanti di individuare, nel bando di gara, i materiali da costruzione per i quali i contratti, nei limiti delle risorse disponibili, prevedono le modalità e i tempi di pagamento degli stessi. Resta ferma l’applicazione dei prezzi contrattuali ed è richiesta la presentazione da parte dell’esecutore di fattura o altro documento comprovante l’acquisto di tali materiali nella tipologia e quantità necessaria per l’esecuzione del contratto e la loro destinazione allo specifico contratto. Ulteriore condizione per il pagamento dei materiali è la costituzione di una fideiussione bancaria o assicurativa di importo pari al pagamento maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero del pagamento stesso secondo il cronoprogramma dei lavori. L’importo della garanzia è gradualmente ed automaticamente ridotto nel corso dei lavori, in rapporto al progressivo recupero del pagamento da parte delle stazioni appaltanti.
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