
Oice: emergenza ritardi pagamenti ai progettisti
NORMATIVA
Oice: emergenza ritardi pagamenti ai progettisti
Il DL caro-materiali non è sufficiente perché limitato al solo 2008
Vedi Aggiornamento
del 13/02/2009
28/10/2008 - Riavviare il tavolo di confronto con il Ministero delle infrastrutture per una soluzione organica e stabile del “caro-materiali” e dei ritardi nei pagamenti dei progettisti. È questa la richiesta dell’OICE in riferimento alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 23 ottobre del Decreto-Legge contenente le misure per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione.
A parlare è il Presidente dell’Associazione che raggruppa le società di ingegneria e di engineering and contracting, Braccio Oddi Baglioni : “Dopo due mesi di trattative con il Ministero delle infrastrutture dobbiamo rilevare che il provvedimento uscito in Gazzetta, pur nel lodevole intento di risolvere i problemi che hanno le imprese con i repentini aumenti dei prezzi dei materiali, offre uno strumento parziale, sia perché limitato al solo anno 2008, sia perché non si applica a materie prime correlate e funzionali all’esecuzione dei lavori. Vedremo se in sede parlamentare ci sarà la possibilità di correggere il testo, ma ci preme sottolineare che occorre affrontare, se non in questa sede comunque in un provvedimento più organico, il problema dei ritardati pagamenti ai progettisti e la più ampia riforma del cosiddetto “prezzo chiuso” di cui all’articolo 133 del Codice dei contratti.”
Per Oddi Baglioni c’è infatti una emergenza prezzi anche per il settore della progettazione: “Al di là dei problemi derivanti dagli eccessivi ribassi, abbiamo in questi due mesi segnalato al Governo che i progettisti sono, al pari delle imprese di costruzioni, in una situazione di gravissima difficoltà dovuta ai ritardi con i quali vengono pagati, che arrivano anche a due anni. Non è possibile che siano i progettisti a finanziare le amministrazioni. Riteniamo quindi che si debba trovare urgentemente una soluzione e per questo chiediamo al Ministero di riprendere il confronto avviato due mesi fa per lavorare organicamente, per il futuro e non soltanto per il 2008, sia alla riforma a regime dell’articolo 133, sia alle problematiche dei progettisti”.
Fonte: www.oice.it