29/12/2008 - Investimenti con funzione anticiclica per contrastare la crisi economica. È la posizione dell’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, presentata durante il
seminario sull’emergenza infrastrutturale presso l’ottava Commissione del Senato.
Secondo Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance, gli investimenti in opere pubbliche possono consentire il superamento della crisi non solo come fattore trainante di crescita economica e occupazione, ma anche per la risposta al fabbisogno delle famiglie.
Occhi puntati sui privati, considerati una forza in grado di recuperare il ritardo infrastrutturale italiano grazie ad iniziative di project financing. Autostrade e ferrovie, inizialmente leader o in crescita, presentano ora un gap negativo rispetto ai partner europei a causa di oltre 40 anni caratterizzati dall’assenza di investimenti.
La Finanziaria 2009 ha previsto un taglio del 14% per le infrastrutture. Le riduzioni per Anas e Ferrovie si attestano sul 23% e 33%, situazione che non mette a rischio solo la realizzazione di nuove opere, ma la stessa solvibilità per i contratti in corso.
Focus anche sul terzo decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici, che ha fatto emergere diverse criticità. Tra gli aspetti della nuova procedura che necessitano di una modifica è stata evidenziata l’esigenza di valutare le proposte in modo meno rigido, per consentire alle Amministrazioni di negoziare i necessari miglioramenti ai progetti, oppure ad alcuni passaggi procedurali che lasciano spazio a interpretazioni non univoche sulle procedure da utilizzare.
Grande attenzione è stata riservata anche al blocco dei pagamenti alle imprese da parte delle Amministrazioni Pubbliche, motivate con le esigenze derivate dal piano di stabilità interna. La crisi di liquidità, le scadenze fiscali e la stretta creditizia dovuta alla crisi mettono infatti a rischio la sopravvivenza delle imprese.