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Project financing, capitali privati protagonisti

Project financing, capitali privati protagonisti

Ance: amministrazioni lente nel recepire la nuova normativa

Vedi Aggiornamento del 15/09/2009
22/04/2009 - Capitali privati protagonisti nella realizzazione delle opere pubbliche. È lo scenario emerso dopo l’analisi sul mercato del project financing realizzata dal centro studi dell’Ance, Associazione nazionale costruttori edili.
 
Dal 2003 al 2008 sono state bandite 1950 gare in project financing, facendo raggiungere ai capitali privati utilizzati per le opere pubbliche un’incidenza del 18,8%. Sono infatti state bandite 1.950 gare in project financing per un importo complessivo di 26.694 milioni di euro, di cui 1.033 opere, per un importo di 17.581 milioni, già aggiudicate. Nel 2008 pesano due gare di importo molto elevato (l’autostrada Cispadana per un importo di 1.095 milioni e la Tangenziale Est Esterna di Milano per 1.579 milioni), al netto di tali iniziative l`incidenza e` pari a circa l’11%.
 
L`analisi per classi d`importo evidenzia come il project financing costituisca una fetta importante dei lavori tra i 6 e i 50 milioni di euro, che rappresenta la dimensione media degli interventi realizzati in finanza di progetto. Tale quota e` pari, nel 2008, al 20%, in linea con l`anno precedente.
 
In merito alle categorie di opere bandite in finanza di progetto si segnala la prevalenza di interventi per la realizzazione di cimiteri, centri sportivi e impianti vari, come impianti di illuminazione, centrali di cogenerazione e sistemi per il risparmio energetico. Per quanto riguarda gli enti appaltanti continuano a rivestire un ruolo predominante gli enti locali, sia per numero di gare pubblicate (90%) che per valore (53%).
 
L`analisi dei bandi di gara ha consentito di dare una prima valutazione delle novità normative previste nel Terzo Decreto Correttivo che ha introdotto importanti cambiamenti alla procedura per l`affidamento delle concessioni ad iniziativa privata. Tra le possibilità introdotte dalla nuova normativa, si evidenzia la gara unica, pubblicata sulla base dello studio di fattibilità prodotto dall`amministrazione concedente, al termine della quale avviene l`affidamento, e la procedura bifase che riproduce, invece, la precedente procedura a doppia fase, garantendo il diritto di prelazione all`idea progettuale inizialmente individuata.
 
Dalla sua entrata in vigore, il 17 ottobre 2008, al termine dell`anno, sono state bandite 6 gare a fase unitaria (d.lgs 152/2008 art.153, co.1-14) per un importo di 23 milioni di euro e 5 per l’attribuzione del diritto di prelazione secondo la procedura bifase (d.lgs 152/2008 art.153, co.15), per 239 milioni di euro.
 
Da evidenziare, inoltre, la presenza di 12 avvisi indicativi secondo la vecchia procedura anche dopo l`entrata in vigore del Terzo Decreto Correttivo. Ciò dimostra la lentezza e le difficoltà con cui le amministrazioni pubbliche stanno recependo la novità normativa.
 
Escludendo tali avvisi, nell`ultimo trimestre del 2008, le amministrazioni pubbliche che hanno intrapreso operazioni in finanza di progetto sia di iniziativa pubblica che di iniziativa privata, sono ricorse alle procedura unitaria per il 9,5% dei casi mentre il 7,9% ha pubblicato bandi di gara per l’attribuzione del diritto di prelazione secondo la procedura bifase.
 
Il forte peso delle gare ad iniziativa pubblica, scelte nell’82,5% dei casi, dimostra come le Amministrazioni pubbliche abbiano preferito le procedure già note, che non hanno subito modifiche.
 
Fonte: Ance
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