
Studi di settore, via ai correttivi col nuovo documento
Intesa raggiunta dalla commissione di esperti formata da Sose, Agenzia delle Entrate e associazioni
07/04/2009 – Confermata la revisione degli studi di settore. La commissione di esperti, composta da Amministrazione finanziaria, associazioni di categoria e Sose, Società per gli studi di settore, si è riunita il 2 aprile scorso per votare all’unanimità un documento che interessa più di 2 milioni di contribuenti.
La Commissione ha ribadito che solo l’acquisizione delle dichiarazioni per l’esercizio del 2008, disponibile a partire dal 2010, potrà garantire il raggiungimento di un certo grado di rappresentatività, utile per la predisposizione di uno strumento adeguato alle successive attività di selezione, controllo e accertamento.
Oltre il 58% dei contribuenti sarà interessata da quattro tipologie di correttivi per l'adeguamento del software "Gerico" alla prossima dichiarazione dei redditi. Dovranno essere rivisti il costo delle materie prime e del carburante. Saranno poi effettuati sia correttivi specifici per mantenere la rappresentatività di determinati settori sia correttivi congiunturali per l'adeguamento ai ricavi inferiori registrati nel 2008 a causa della crisi. Con gli interventi sugli indicatori della normalità economica saranno rimodulati i valori di soglia.
L’Agenzia delle Entrate ha raccomandato molta attenzione per gli scostamenti di lieve entità, mentre per i professionisti è stato previsto un monitoraggio continuo sulla normalità economica. I dati dovranno successivamente essere supportati da altri elementi che possano rafforzare la pretesa tributaria.
L’analisi dell’impatto della crisi si è basato sulle dichiarazioni Iva semplificate di fine febbraio, che hanno mostrato un aumento del 7,9% dei soggetti in declino. La turbolenza ha danneggiato prevalentemente il settore manifatturiero, toccando in misura minore i professionisti, per i quali però gli effetti della crisi possono manifestarsi in tempi sfasati. Ai contribuenti che non si sentono rappresentati dagli studi aggiornati è data la possibilità di annotare il disallineamento sul programma applicativo in uso.
Il metodo è stato accolto con favore dagli operatori, come Sose, Confcommercio e Confartigianato. Il Fisco sta infatti tentando di arginare la crisi economica prendendone atto prima dell’invio delle dichiarazioni.
Si attende ora l’operatività del documento.