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Norme Tecniche Costruzioni in vigore dal 1° luglio 2009

Norme Tecniche Costruzioni in vigore dal 1° luglio 2009

Via libera in Senato all’emendamento al DL Abruzzo che anticipa l’entrata in vigore del DM 14 gennaio 2008

Vedi Aggiornamento del 10/01/2012
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 10/01/2012
21/05/2009 - Il Senato ha anticipato dal 30 giugno 2010 al 30 giugno 2009 l’entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008 .
 
L’emendamento 1.0.1/300 al ddl di conversione del DL 39/2009 per l’Abruzzo, presentato dal relatore Antonio D’Alì, modifica quanto approvato in Commissione sulla revoca della proroga della normativa antisismica, e lo puntualizza in termini più corretti.

Il testo dell’emendamento è il seguente:
“1. All'articolo 20, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, come modificato dal comma 1-septies dell'articolo 29, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: «30 giugno 2010» sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2009».
2. All'articolo 5, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, il comma 1-bis è abrogato.”
 
Il comma 1 interviene quindi sul DL Milleproroghe 207/2008 convertito nella Legge 14/2009 , che ha prorogato al 30 giugno 2010 l’entrata in vigore delle norme tecniche per le costruzioni (DM 14 gennaio 2008). Il comma 2 abroga l’art. 5, comma 1-bis, del DL 5/2009 convertito nella Legge 33/2009 che in attesa dell’entrata in vigore delle NTC, stabilisce che le sole norme tecniche relative all’acciaio B450A e B450C, di cui al paragrafo 11.3.2. del DM 14 gennaio 2008, entrano in vigore il 30 giugno 2009. Anticipando a quest’ultima data l’entrata in vigore dell’intero DM 14 gennaio 2008,  la previsione relativa all’acciaio non ha più ragion d’essere.
 
“La revoca della normativa antisismica, più volte proposta dal Governo e approvata dal Parlamento, se attuata nei termini approvati dalla Commissione travolgerebbe pure tutte le precedenti revoche - ha spiegato il relatore; è quindi più corretto dire che c'è un nuovo termine, che poi è quello prossimo del 30 giugno e corrisponde sicuramente alla volontà espressa da tutte le componenti parlamentari presenti in quest'Aula, facendo salvi gli effetti delle precedenti proroghe. Il termine è maggiormente idoneo ad un'applicabilità della norma nel futuro senza creare traumi a quanto nel pregresso accaduto per effetto di una legge del Parlamento e non per effetto di comportamenti omissivi da parte dei cittadini”.
 
Lo slittamento al 30 giugno 2010 è stato deciso tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 con il DL Milleproroghe. A seguito del terremoto, è stata da più parti avanzata la richiesta di anticipare di un anno l’entrata in vigore delle NTC; l’anticipazione è stata quindi inserita nella bozza di decreto legge sul Piano Casa ( leggi tutto ).
 
A distanza di oltre un mese dall’approvazione preliminare in Consiglio dei Ministri (16 aprile), il DL sul Piano Casa è ancora al palo: dopo l’ultima consultazione tra Governo e Regioni, conclusasi con un nulla di fatto, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha detto che “il Piano Casa sarà realizzato attraverso le leggi regionali” ( leggi tutto ). Viste le lungaggini, il Parlamento ha deciso di inserire l’anticipazione delle NTC nel DL 39/2009 per l’Abruzzo.
 
Tornando alle modifiche in corso al Senato, relative al DL 39/2009 per l’Abruzzo, non è stato approvato invece l’emendamento dell’IdV che chiedeva di fissare un termine di 120 giorni, dall'entrata in vigore della legge di conversione, per il completamento e la messa a disposizione dei moduli abitativi, né quello che proponeva di coinvolgere maggiormente gli enti locali nei processi decisionali relativi alla ricostruzione. Bocciata anche la proposta di fare ricorso, per gli interventi di ricostruzione, a piccole e medie imprese locali, nel rispetto della normativa sulla concorrenza.
 
È stato approvato un emendamento del Governo che prevede che i Comuni interessati dal sisma predispongano la ripianificazione del territorio comunale definendo le linee di indirizzo strategico per assicurarne la ripresa socio-economica, la riqualificazione dell'abitato e garantendo un'armonica ricostruzione del tessuto urbano abitativo e produttivo, tenendo anche conto degli insediamenti abitativi antisismici.
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