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Sicurezza sul lavoro, segnalate irregolarità nel correttivo

Sicurezza sul lavoro, segnalate irregolarità nel correttivo

Difformità tra testo approvato e parere parlamentare, Governo: frutto del coinvolgimento delle parti sociali

Vedi Aggiornamento del 10/11/2009
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 10/11/2009
22/09/2009 - Confronto con le parti sociali e apertura dei controlli ai privati. Sono gli obiettivi che, secondo il Governo, hanno animato la stesura del Decreto Legislativo 106/2009 , recante disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 81/2008.

Gli orientamenti sono emersi con l’interrogazione a risposta immediata presentata dall’onorevole PdL Foti in Commissione Lavoro alla Camera.
 
Lavori preparatori : L’esigenza di modifica e integrazione della norma sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro è stata manifestata dopo un intenso lavoro delle Commissioni Lavoro e Affari Sociali. Che hanno evidenziato i potenziali rischi di incompatibilità nelle funzioni di certificazione e controllo dei soggetti pubblici, anche sulla base delle recenti segnalazioni dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato.
 
Proposta : La modifica avrebbe dovuto portare a verifiche effettuate da soggetti preposti entro 30 giorni dalla data della richiesta, passati i quali il datore di lavoro può avvalersi di soggetti pubblici o privati abilitati.
 
Il testo adottato dal Governo presenta invece qualche variazione. Si specifica che le verifiche periodiche devono essere volte a valutarne l'effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza. La prima verifica è effettuata dall’Ispel entro 60 giorni, dopo i quali il datore di lavoro può rivolgersi alle Asl e ad enti pubblici e privati abilitati, che eseguono i controlli successivi entro 30 giorni dalla richiesta.
 
La difformità di contenuto appare quindi non solo formale, ma anche sostanziale, visto che il Governo si era impegnato a recepire testualmente il parere delle commissioni. Differenza che lascia margini di dubbio su possibili responsabilità degli uffici amministrativi nella fase di stesura del testo.
 
Nella risposta , il sottosegretario Pasquale Viespoli ha ricordato che in base alla Legge 123/2007 per l'esercizio della delega finalizzata al riassetto e alla riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per la predisposizione di eventuali disposizioni integrative e correttive, è previsto il coinvolgimento di Amministrazioni dello Stato
Regioni, Province Autonome, e Parti sociali. 

L' attuale formulazione , raggiunta dopo molteplici riunioni,assicura il controllo da parte degli organismi pubblici senza riservare loro tale prerogativa in via esclusiva. Si apre così agli organismi privati, in possesso dei requisiti di legge, la possibilità di effettuare le verifiche periodiche. Riservare la prima verifica all’Ispel significa poi riconoscere la certificata esperienza e competenza dell’ente nei controlli sulle attrezzature di lavoro. Il testo definitivo sarebbe quindi la sintesi dei pareri delle Commissioni e delle diverse istanze manifestate dagli interlocutori coinvolti nella complessa procedura che ha portato all'approvazione. 

Replica : Insoddisfatto l’onorevole Foti, secondo il quale la difformità di contenuto potrebbe essere dannosa per il volume di affari di molte imprese, che vedono così aggravarsi le procedure burocratiche a loro carico. Lo stesso Parlamento si era inoltre pronunciato in senso contrario sull’allungamento da trenta a sessanta giorni del termine per la prima verifica. Valutazioni che, secondo Foti, lasciano ipotizzare irregolarità nel lasso di tempo intercorso tra l'espressione del parere parlamentare e l'adozione definitiva del provvedimento. Aspetti che rendono auspicabile il ritorno alla formulazione originariamente concordata in sede parlamentare.
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