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Appalti, via libera del CdM al nuovo regolamento attuativo del Codice

Appalti, via libera del CdM al nuovo regolamento attuativo del Codice

Le gare di progettazione saranno affidate esclusivamente con il criterio dell’offerta più vantaggiosa

Vedi Aggiornamento del 23/06/2010
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 23/06/2010
17/12/2009 - È stato approvato dal Consiglio dei Ministri di oggi il nuovo Regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici ( Dlgs 163/2006 ).
 
La principale novità contenuta nel testo è l’obbligo, per le stazioni appaltanti, di affidare i servizi di ingegneria e architettura per la progettazione delle opere pubbliche solo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non più con quello del massimo ribasso. Nell’ambito di tale criterio, agli elementi qualitativi dell’offerta sarà attribuito un peso maggiore rispetto al prezzo e, al fine di disincentivare ribassi eccessivi, l’attribuzione del punteggio all’elemento prezzo avverrà attraverso formule che penalizzino i ribassi molto elevati.

 
Questa norma è stata confermata dal capo dell’ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture, Gerardo Mastrandrea , in occasione del convegno “Oltre le tariffe” organizzato dall’Oice a Roma il 3 dicembre scorso.
 
Mastrandrea ha illustrato anche altri contenuti dello schema di Regolamento. Alla richiesta, avanzata dall’Oice, di istituire un sistema di qualificazione per i progettisti , analogo a quello delle imprese, ha risposto che una norma di questo genere potrebbe essere introdotta solo con una modifica al Codice e non attraverso il Regolamento di attuazione.
 
Per quanto riguarda la richiesta degli operatori di imporre alle stazioni appaltanti di indicare nei bandi delle gare di progettazione le prestazioni richieste e di determinare gli importi a base di gara , Mastrandrea ha rilevato che una norma di questo tenore equivarrebbe a reintrodurre le tariffe minime, la cui inderogabilità è stata invece abolita dal decreto Bersani (Legge 248/2006) che ha consentito all’Italia di chiudere la procedura di infrazione comunitaria sulle tariffe (n. 2005/4216). Lo schema di Regolamento si limita quindi a prevede che nel bando vengano indicate le modalità di calcolo utilizzate dalla stazione appaltante per determinare il corrispettivo della prestazione posto a base di gara.
 
Il Regolamento, infine, introduce una nuova verifica del progetto , che sarà obbligatoria su ogni livello di progettazione e dovrà svolgersi in parallelo e in contemporanea con la progettazione, e non dopo la sua conclusione.
 
 
Dopo l’approvazione preliminare da parte del Consiglio dei Ministri, il testo dovrà tornare al vaglio del Consiglio di Stato e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per poi tornare in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo.
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