03/02/2010 - Censimento degli edifici fatiscenti nei centri storici e recupero delle periferie urbane. Sono i contenuti di un emendamento al
Piano Casa della Sicilia, che secondo il Presidente Raffaele Lombardo potrebbero essere accompagnati dai fondi per le ristrutturazioni e la messa in sicurezza.
Su richiesta dell'assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Gaetano Armao, diventerebbe quindi possibile intervenire all’interno dei centri storici , ma senza alterare la morfologia esistente nei nuclei antichi. Allo stesso tempo sarebbero aumentati gli standard di sicurezza e igiene, migliorando il decoro urbano e architettonico.
L’emendamento, che attualmente è in fase di studio, secondo l’assessore regionale al Territorio, Roberto Di Mauro, renderà possibile la redazione di un piano di gestione del rischio per il monitoraggio di abitazioni e strutture pubbliche e private, delle quali verrà valutata l’agibilità e le condizioni di sicurezza.
Sulla base dei risultati ottenuti i sindaci dovranno adottare una serie di provvedimenti per la tutela della pubblica incolumità, che terranno in considerazione anche lo stato di rischio idrogeologico.
La condizione degli edifici dovrà inoltre essere monitorata e aggiornata ogni anno. Ai comuni inadempienti non sarà concesso richiedere finanziamenti, contributi e approvazioni di progetti per fabbricati, strutture e servizi situati all’interno dei centro storici.
Per l’assessore Di Mauro l’emendamento attua lo spirito dell’accordo raggiunto il primo aprile tra Stato e Regioni, promuovendo il rilancio del settore edile senza permettere cementificazioni selvagge o speculazioni.