29/03/2010 - Inizierà la prossima settimana l’erogazione dei benefici previsti dal
DL “Incentivi” . Dal
6 aprile sarà possibile acquistare non solo prodotti a prezzo agevolato, ma soprattutto abitazioni in classe A e B, che faranno lievitare le opportunità di guadagno per i certificatori energetici dal momento che all’erogazione del bonus deve corrispondere una certificazione redatta da un professionista abilitato.
La corsa agli incentivi potrebbe però iniziare anche prima nel caso in cui il decreto ministeriale attuativo venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale prima del 5 aprile.
Il contributo, subordinato alla sussistenza dell'attestato di certificazione energetica, è riconosciuto in caso di acquisto di immobili di nuova costruzione ad alta efficienza energetica il cui preliminare di compravendita sia stato stipulato in data successiva a quella dell'entrata in vigore del decreto attuativo.
Gli incentivi per gli edifici sostenibili ammontano complessivamente a 60 milioni di euro. L’importo massimo del contributo è fissato a 7 mila euro per gli immobili in classe A e a 5 mila per quelli in classe B. Il calcolo per metro quadro prevede un bonus di 116 euro per la classe A e di 83 euro per la B.
Alla classe A corrisponde un abbattimento del 50% dei requisiti minimi e un consumo inferiore ai 30 kW orari per metro quadrato all’anno. I consumi devono invece essere compresi tra i 30 kW e i 50 kWh negli immobili di classe B, con un miglioramento del 30% rispetto agli standard.
Per la certificazione energetica ci si deve riferire alle norme regionali o a quella nazionale. In base al
Decreto Legislativo 192/2005 , infatti, l’Italia è stata suddivisa in sei zone nelle quali vengono tenuti in considerazione anche i rapporti superfici volumi.
La pubblicazione del decreto attuativo e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate daranno una risposta definitiva alla cumulabilità delle agevolazioni con i bonus del 55% e 36%. Il beneficiario degli sconti su risparmio energetico e ristrutturazioni dovrebbe infatti poter usufruire delle misure previste dal decreto incentivi tranne che nel caso di cessione dell’immobile agevolato. In questa ipotesi, infatti, è il venditore che usufruisce del 55%. E' invece certa la cumulabilità degli incentivi con quelli per la prima casa.
Tra le altre misure previste dal DL “Incentivi” ricordiamo bonus per:
cucine componibili ed elettrodomestici , che godono di uno sconto del 10% fino a mille euro,
elettrodomestici singoli , come lavastoviglie, cappe, forni elettrici, piani cottura cucine da libera installazione, scaldacqua a pompe di calore, stufe in classe energetica A o B, sui quali si applica un bonus del 20% con tetti massimi differenziati,
gru per l’edilizia , con un contributo del 20% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 30.000 euro.