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Demolizione e ricostruzione solo con permesso di costruire

Demolizione e ricostruzione solo con permesso di costruire

Cassazione: l’intervento non è considerato restauro se c’è lo spostamento del fabbricato

Vedi Aggiornamento del 20/05/2015
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 20/05/2015

23/04/2010 - La demolizione di un fabbricato esistente e la sua ricostruzione in posizione diversa con ampliamento, anche minimo, si qualifica come nuova costruzione. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 13492, depositata il 9 aprile scorso.

Il nuovo edificio necessita quindi del permesso di costruire e non può essere sottoposto a procedure semplificate.

Di parere opposto i ricorrenti, che nel caso preso in esame, si erano opposti all’ordinanza di risarcimento e demolizione di un fabbricato di 114 metri quadri, con annesso manufatto da nove metri quadri, realizzato senza concessione edilizia e nessun riferimento alle norme antisismiche.

A detta dei ricorrenti, infatti, l’intervento avrebbe potuto classificarsi come opera di manutenzione senza incremento di volumi o creazione di superficie utile.

La posizione è però cambiata dopo il sopralluogo delle autorità competenti, che hanno riscontrato piccole discordanze con la sagoma e l’area di sedime iniziale. I ricorrenti, facendo notare le condizioni fatiscenti del fabbricato originario, hanno infatti optato per la classificazione dell’intervento come risanamento conservativo e restauro.

L’ipotesi è stata però bocciata dalla Corte, che ha continuato a configurare l’opera come nuova costruzione non riferibile al complesso edilizio preesistente nonostante le condizioni fatiscenti rendessero necessaria la manutenzione.

I giudici hanno ricordato che caratteristica di restauro e risanamento conservativo è la conservazione di un organismo edilizio preesistente assicurandone la funzionalità, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali preesistenti.

In presenza di edifici già demoliti l’intervento deve quindi essere considerato come nuova costruzione.

La pronuncia si pone in controtendenza con alcune leggi regionali sul Piano Casa , che tendono a semplificare le procedure per il rilancio delle costruzioni, ammettendo la Dia anche per la sostituzione edilizia con premio volumetrico, come accade ad esempio in Veneto.

La demolizione e riedificazione degli edifici esistenti è incentivata anche dalle associazioni del settore costruzioni, che vedono in questa misura il cuore pulsante della ripresa.

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