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Piano Casa, i nuovi Governatori annunciano novità

Piano Casa, i nuovi Governatori annunciano novità

In arrivo semplificazioni e liberalizzazioni per le manutenzioni straordinarie

Vedi Aggiornamento del 22/03/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 22/03/2011
02/04/2010 - In arrivo novità per i Piani Casa delle Regioni che hanno cambiato colore politico nella scorsa consultazione elettorale. Promessi meno vincoli burocratici e sostegno all’occupazione del settore edile nel rispetto della sostenibilità ambientale.
 
Nel Lazio il neo Presidente Renata Polverini ha annunciato una nuova legge urbanistica per rispondere sia all’emergenza abitativa, causata dalla carenza di alloggi, sia alle richieste dei costruttori, che mirano ad un aumento del premio volumetrico dal 35% al 50% per le demolizioni con successiva ricostruzione. Attualmente la legge regionale prevede solo per edifici mono e bifamiliari la possibilità di accedere agli interventi, vietando sopraelevazioni, imponendo restrizioni nelle aree agricole e stringenti requisiti antisismici.
 
Il nuovo corso dell’edilizia passa invece attraverso la costruzione di abitazioni da parte delle Ater, nuove modalità per l’accesso alle graduatorie, contributi della Regione al mercato delle locazioni private e forme diversificate di incentivi per gli inquilini, con il sostegno ai Comuni nella lotta all'abusivismo edilizio.
 
Promesse di liberalizzazioni anche in Piemonte , dove adesso il Piano Casa prevede la riduzione del 40% del fabbisogno energetico per accedere ad ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni. Un sistema giudicato troppo rigido, che potrebbe essere modificato nell’ottica di una maggiore semplificazione.
 
Attesa una revisione anche in Campania , che ammette gli ampliamenti sugli edifici fino a mille metri cubi con l’obbligo di adeguamento antisismico. Il nuovo governatore ha annunciato un recupero più amplio delle aree industriali dismesse, oltre alla semplificazione degli interventi interni, che potrebbero non richiedere la Dia. Grande attenzione sarà riservata anche all’edilizia sociale, con ristrutturazioni per l’adeguamento alle norme antisismiche di case e uffici, riqualificazione dei centri storici e delle aree a forte vocazione turistica.
 
Sulla stessa lunghezza d’onda la Calabria , Regione commissariata per non aver varato la norma entro i tempi stabiliti. La legge attuale è stata inoltre impugnata davanti alla Corte Costituzionale, perché rimanda la sua attuazione ad un regolamento ancora da approvare. Per il futuro si prevedono opere interne senza Dia, così come la liberalizzazione dei piccoli interventi e delle manutenzioni straordinarie senza variazioni volumetriche.
 
A discapito delle accuse mosse contro le restrizioni normative, ricordiamo che la prima ad aver varato il Piano Casa è stata la Toscana , Regione governata da una Amministrazione di centrosinistra. Al Sud il primato per la velocità di risposta alle proposte di rilancio del Governo spetta alla Puglia , che ha di recente riconfermato una presidenza di sinistra.
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