
Trasformazioni architettoniche e urbane nella città di Varese
110 proposte dall'Accademia di Architettura di Mendrisio

Dopo Padova (2005), Venezia (2006), Olten (2007), la cosiddetta Città Ticino e la nuova linea ferroviaria dell’AlpTransit (2008) e Losanna (2009), territorio di analisi e riflessione per i giovani diplomandi dell’Accademia di Architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) è stata la città di Varese, che riceverà in dono circa 110 proposte.
I siti per i quali gli studenti hanno elaborato i loro progetti sono stati individuati con il supporto degli amministratori e dei tecnici del comune e riguardano il Lago di Varese, le Stazioni ferroviarie, le ex Industrie aeronautiche Aermacchi, Piazza Repubblica, il Cimitero di Belforte, Palazzo Estense e Piazzale Staffora. Beninteso, si tratta di esercitazioni didattiche contenenti idee senza pregiudizi e con una certa audacia per provocare un dibattito.
L’esposizione costituisce un’opportunità per riflettere e ripensare la città di Varese, portando all’attenzione di tutta l’Accademia, delle autorità e del pubblico il dibattito su una città che si trasforma. Si tratta, insomma, di una mostra-vetrina dell’attività didattica di Mendrisio che illustra quanto si produce nella scuola, focalizzando l’attenzione sulla ricchezza e la diversità degli approcci e dei metodi adottati nei diversi atelier.
La Galleria ospita sezione introduttiva della mostra con i modelli delle varie aree e delle proiezioni d’immagini; nella lobby sono invece accolti i modelli di tutti gli studenti.
E se i lavori di diploma saranno oggetto di un’ampia esposizione a Varese a fine anno, già fervono i preparativi per la prossima edizione, che interesserà la città di Londra, sotto la direzione di un altro autorevole professore-architetto dell’Accademia di Mendrisio, Jonathan Sergison. Sergison, che ha lavorato con David Chipperfield e con Tony Fretton e che nel 1996 ha fondato uno studio a Londra con Stephen Bates, guiderà gli studenti alla scoperta della capitale inglese, una città multiforme e tentacolare.
Fonte: Ufficio Stampa Accademia di Architettura di Mendrisio
La foto è di Elisa Cherubini, autrice del progetto "Parco del nuoto" e diplomata all'Accademia con i professori Francisco e Manuel Aires Mateus.

Si trasforma ! evviva ! viva la trasformazione : le cose belle diventano brutte e invivibili, le cose brutte diventano quello che diventano ma restano sempre, dopo un certo periodo di tempo dalla retorica inagurazione, invivibili o difficilmente vivibili, si sposta l'uomo sempre un po più in la... alla fine si scopre che è sempre lui che si scopre di più... anzi si lascia convincere poi si accorge che non gira molto suo favore... ma W la trasformazione lo stesso ? Una cosa che era e che è ... dopo la trasformazione non lo è più... è un'altra cosa e si scopre dopo... che cosa sarà ... qualche segreto non viene svelato al buon cittadino... un po come la magia di un mago ...