Durc, regolarità per tutte le imprese appartenenti a una ATI
NORMATIVA
Durc, regolarità per tutte le imprese appartenenti a una ATI
Al momento del pagamento dei Sal verifiche solo per azienda esecutrice e subappaltatrice
02/07/2010 - Nuovi chiarimenti in materia di Durc, Documento unico di regolarità contributiva. L’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, ha presentato un’istanza di interpello al Ministero del Lavoro per sapere quale soggetto giuridico, appartenente a una Ati che partecipa ad un appalto pubblico, è tenuto ad essere in regola con il documento di regolarità contributiva.
Il Ministero ha esaminato il caso di una Ati che dopo aver sottoscritto un contratto di appalto costituisce una società consortile per l’esecuzione dei lavori.
In base al Decreto Legislativo 81/2008, il responsabile dei lavori deve verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie ed esecutrici, nonché dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare.
Nel caso in cui le imprese per l’esecuzione dell’opera appaltata utilizzino anche personale, macchine e attrezzature propriedevono esibire al committente o responsabile dei lavori almeno l'iscrizione alla camera di commercio, il documento di valutazione dei rischi, ed il Durc. Il Documento unico di regolarità contributiva deve essere verificato anche per le imprese affidatarie non esecutrici.
In fase di affidamento dei lavori il Durc viene verificato per tutte le imprese che costituiscono la Ati. Al momento del pagamento dei Sal, Stato di avanzamento lavori, è richiesta la regolarità all’impresa esecutrice ed eventualmente alle subappaltatrici.
La Stazione Appaltante deve anche verificare che tutta la società consortile sia titolare dell’intera esecuzione dell’opera.
A fornire ulteriori delucidazioni è intervenuto anche il Consiglio di Stato, che con la sentenza 1998/2010 ha affermato che la regolarità contributiva deve sussistere per tutto lo svolgimento della gara e l'esecuzione del contratto. Non sono infatti ammessi adempimenti tardivi.
Nel caso in cui una aggiudicazione venga annullata, l’Amministrazione è anche tenuta a sospendere in via cautelare il contratto in corso di esecuzione. La prosecuzione dei lavori sarebbe infatti priva di titolo.
Il Ministero ha esaminato il caso di una Ati che dopo aver sottoscritto un contratto di appalto costituisce una società consortile per l’esecuzione dei lavori.
In base al Decreto Legislativo 81/2008, il responsabile dei lavori deve verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie ed esecutrici, nonché dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare.
Nel caso in cui le imprese per l’esecuzione dell’opera appaltata utilizzino anche personale, macchine e attrezzature propriedevono esibire al committente o responsabile dei lavori almeno l'iscrizione alla camera di commercio, il documento di valutazione dei rischi, ed il Durc. Il Documento unico di regolarità contributiva deve essere verificato anche per le imprese affidatarie non esecutrici.
In fase di affidamento dei lavori il Durc viene verificato per tutte le imprese che costituiscono la Ati. Al momento del pagamento dei Sal, Stato di avanzamento lavori, è richiesta la regolarità all’impresa esecutrice ed eventualmente alle subappaltatrici.
La Stazione Appaltante deve anche verificare che tutta la società consortile sia titolare dell’intera esecuzione dell’opera.
A fornire ulteriori delucidazioni è intervenuto anche il Consiglio di Stato, che con la sentenza 1998/2010 ha affermato che la regolarità contributiva deve sussistere per tutto lo svolgimento della gara e l'esecuzione del contratto. Non sono infatti ammessi adempimenti tardivi.
Nel caso in cui una aggiudicazione venga annullata, l’Amministrazione è anche tenuta a sospendere in via cautelare il contratto in corso di esecuzione. La prosecuzione dei lavori sarebbe infatti priva di titolo.