Autorizzazione paesaggistica, dal 10 le semplificazioni
NORMATIVA
Autorizzazione paesaggistica, dal 10 le semplificazioni
Ricorso alla giustizia amministrativa e risarcimento del danno contro i ritardi delle amministrazioni
09/09/2010 - Entra in vigore domani il regolamento che introduce l’autorizzazione paesaggistica semplificata per gli interventi di lieve entità su aree o immobili sottoposti alle norme di tutela della parte III del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Le nuove disposizioni sono immediatamente applicabili nelle Regioni a statuto ordinario, mentre le altre hanno a disposizione 180 giorni per l’adozione di norme ad hoc.
La procedura semplificata dimezza i tempi per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Nel caso delle 39 tipologie di interventi di lieve entità indicati dal regolamento, il procedimento deve concludersi entro 60 giorni. Con il sistema ordinario sono invece necessari 105 giorni o 120 in presenza di conferenza di servizi.
Una volta ottenuta, l’autorizzazione paesaggistica è subito valida cinque anni. Al contrario quella ordinaria lo diventa dopo 30 giorni dal rilascio.
La domanda deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata, redatta da un tecnico abilitato, contenente fonti normative, stato dell’area, conformità del progetto con i valori paesaggistici e con la disciplina urbanistica ed edilizia.
L’Amministrazione competente valuta se il progetto rientra nella procedura semplificata, riservandosi la possibilità di chiedere documenti integrativi. Dopo aver valutato la conformità dell’intervento alle prescrizioni del piano paesaggistico, l’Amministrazione può esprimere parere negativo, dando all’interessato 10 giorni di tempo per presentare osservazioni, o positivo. In quest’ultimo caso la domanda è inoltrata entro 30 giorni alla Soprintendenza, che esprime parere vincolante in 25 giorni. Nei successivi 5 giorni l’amministrazione adotta un provvedimento conforme al parere della Soprintendenza.
Per prevenire l’inerzia dell’amministrazione è previsto il ricorso alla giustizia amministrativa con il risarcimento del danno. In ogni soprintendenza sono individuati uno o più funzionari responsabili dei procedimenti.
I tempi ristretti e la carenza di personale preoccupano però i soprintendenti, secondo i quali la semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche per i piccoli interventi, che talvolta generano un impatto significativo, potrebbe tradursi in controlli sommari.
Le nuove disposizioni sono immediatamente applicabili nelle Regioni a statuto ordinario, mentre le altre hanno a disposizione 180 giorni per l’adozione di norme ad hoc.
La procedura semplificata dimezza i tempi per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Nel caso delle 39 tipologie di interventi di lieve entità indicati dal regolamento, il procedimento deve concludersi entro 60 giorni. Con il sistema ordinario sono invece necessari 105 giorni o 120 in presenza di conferenza di servizi.
Una volta ottenuta, l’autorizzazione paesaggistica è subito valida cinque anni. Al contrario quella ordinaria lo diventa dopo 30 giorni dal rilascio.
La domanda deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata, redatta da un tecnico abilitato, contenente fonti normative, stato dell’area, conformità del progetto con i valori paesaggistici e con la disciplina urbanistica ed edilizia.
L’Amministrazione competente valuta se il progetto rientra nella procedura semplificata, riservandosi la possibilità di chiedere documenti integrativi. Dopo aver valutato la conformità dell’intervento alle prescrizioni del piano paesaggistico, l’Amministrazione può esprimere parere negativo, dando all’interessato 10 giorni di tempo per presentare osservazioni, o positivo. In quest’ultimo caso la domanda è inoltrata entro 30 giorni alla Soprintendenza, che esprime parere vincolante in 25 giorni. Nei successivi 5 giorni l’amministrazione adotta un provvedimento conforme al parere della Soprintendenza.
Per prevenire l’inerzia dell’amministrazione è previsto il ricorso alla giustizia amministrativa con il risarcimento del danno. In ogni soprintendenza sono individuati uno o più funzionari responsabili dei procedimenti.
I tempi ristretti e la carenza di personale preoccupano però i soprintendenti, secondo i quali la semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche per i piccoli interventi, che talvolta generano un impatto significativo, potrebbe tradursi in controlli sommari.