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Autorizzazione paesaggistica, limitati i poteri della Soprintendenza

Autorizzazione paesaggistica, limitati i poteri della Soprintendenza

CdS: il nulla osta regionale può essere annullato solo se illegittimo per eccesso di potere, no al riesame

Vedi Aggiornamento del 01/12/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 01/12/2011
17/09/2010 - L’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione può essere annullata dalla Soprintendenza solo se illegittima. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza 3643/2010.
 
Il CdS ha preso in esame il caso di una società che ha presentato al Comune un progetto per l’ampliamento di un parcheggio, situato in un centro storico soggetto all’ambito di tutela del PUUT, attraverso la copertura dell’esistente e la realizzazione di un primo piano in continuità.
 
L’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune è stata successivamente annullata dalla Soprintendenza. Contro la sua decisione il Comune e la società realizzatrice hanno presentato ricorso al Tar.
 
Il Tribunale Amministrativo ha respinto il ricorso ritenendo che la Soprintendenza avesse esercitato correttamente il potere di annullamento.
 
Ricordiamo che l’organo statale può annullare l’autorizzazione concessa a livello regionale solo se illegittima per eccesso di potere. Non è invece possibile la sostituzione dell’ente nelle valutazioni tecnico - discrezionali.
 
Nel caso in esame, invece, la Soprintendenza ha rilevato la lesione del vincolo paesaggistico, accusando le valutazioni comunali di incompletezza e irragionevolezza.
 
Il CdS ha stabilito che la sentenza del Tar non ha evidenziato l’erroneità della motivazione. La Soprintendenza, infatti, non può sovrapporre le proprie valutazioni di merito sull’integrazione dell’opera nel contesto urbano o sulla tutela igienico-sanitaria.
 
La sentenza di primo grado è stata quindi annullata chiarendo che l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica non deve implicare il riesame complessivo.
 
La situazione sarebbe stata diversa se fosse stato evidenziato il vizio di istruttoria o motivazione, senza però scendere nel merito.
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