Marche, linee guida per il fotovoltaico su suolo agricolo
RISPARMIO ENERGETICO
Marche, linee guida per il fotovoltaico su suolo agricolo
Dalla Giunta un ddl per individuare le aree non idonee per gli impianti a terra
17/09/2010 - Velocizzare la costruzione degli impianti fotovoltaici a terra nella aree idonee, affidando ai Comuni l’individuazione cartografia dei siti non adatti. Le amministrazioni comunali dovranno realizzare la “trasposizione cartografica” entro 60 giorni: in questo modo si garantisce certezza di tempi e di aree, accelerando cosi la conclusione degli investimenti fattibili sugli impianti.
È l’obiettivo della proposta di deliberazione che la Giunta regionale delle Marche ha approvato e trasmesso all’Assemblea legislativa per l’adozione. Su indicazione dell’assessore all’Energia e Fonti Rinnovabili, Sandro Donati, l’esecutivo ha individuato le aree non idonee (ai sensi dell’articolo 12 del Dlgs 387/2003) a ospitare gli impianti fotovoltaici a terra, come disposto dalla legge regionale 12/2010 entrata in vigore il 27 agosto 2010.
“Insieme agli Enti locali e alle Province - ha anticipato l’assessore Donati - stabiliremo le procedure amministrative che disciplineranno l’approvazione di progetti presentati dopo il 27 agosto. Per quelli depositati prima di questa data, valgono le norme transitorie già previste dalla legge”.
La produzione di energia da impianti fotovoltaici, evidenzia Donati, “ha conosciuto una notevole diffusione sul territorio regionale, generando però alcune ripercussioni negative per il paesaggio e per l’agricoltura. In particolare, la diffusione non controllata degli impianti fotovoltaici su suolo agricolo comporta consumo di territorio, il potenziale utilizzo di diserbanti, la sottrazione di terreno produttivo (anche in aree di produzione vinicola e agroalimentare DOC e DOCG) con la potenziale riduzione dei prodotti agricoli della filiera corta locale”.
La redazione della proposta delle linee guida regionali, che verrà trasmessa già dalle prossime ore alla IV Commissione per il proseguimento dell’iter di adozione da parte del Consiglio regionale, ricorda l’assessore, “è stato frutto di un ampio confronto, avviato nel corso della precedente settimana, che ha visto il coinvolgimento di tutte le rappresentanze del territorio: Enti Locali, Associazioni degli agricoltori, oltre che le varie compagini del mondo produttivo (industriali, artigiani, Aper)”.
L’assessore Donati, nell’esprime soddisfazione per la condivisione della proposta in sede di Giunta regionale, auspica che essa sia “approvata in tempi rapidi dal’Assemblea legislativa, per dare una risposta alla necessità di conciliare, attraverso una chiara regolamentazione, un importantissimo settore per la ripresa economica anche della nostra regione, quale quello della Green Economy, con le esigenze di tutela paesaggistica e ambientale del nostro territorio: motori di sviluppo delle Marche”.
Fonte: Regione Marche
In “totale disaccordo” con il comunicato stampa diffuso relativo alle linee guida, si è detta APER, l’Associazione dei produttori di energia da fonti rinnovabili.
Nel comunicato - spiega APER - si sottolinea la concertazione e la condivisione di tutte le rappresentanze industriali, compresa APER, nella redazione delle suddette linee guida regionali approvate dalla Giunta regionale e che saranno inviate per l’approvazione all’Assemblea Legislativa regionale nelle prossime settimane. Nello specifico, l’Associazione precisa di essere stata informata del tavolo tecnico regionale solo informalmente e a lavori già iniziati, condizione che non ha permesso ad APER di poter contribuire in modo ancora più fattivo e completo alla discussione.
Inoltre, APER non condivide né il metodo seguito per l’individuazione delle aree non idonee, né il contenuto del documento finale portato all’attenzione della Giunta regionale delle Marche.
È l’obiettivo della proposta di deliberazione che la Giunta regionale delle Marche ha approvato e trasmesso all’Assemblea legislativa per l’adozione. Su indicazione dell’assessore all’Energia e Fonti Rinnovabili, Sandro Donati, l’esecutivo ha individuato le aree non idonee (ai sensi dell’articolo 12 del Dlgs 387/2003) a ospitare gli impianti fotovoltaici a terra, come disposto dalla legge regionale 12/2010 entrata in vigore il 27 agosto 2010.
“Insieme agli Enti locali e alle Province - ha anticipato l’assessore Donati - stabiliremo le procedure amministrative che disciplineranno l’approvazione di progetti presentati dopo il 27 agosto. Per quelli depositati prima di questa data, valgono le norme transitorie già previste dalla legge”.
La produzione di energia da impianti fotovoltaici, evidenzia Donati, “ha conosciuto una notevole diffusione sul territorio regionale, generando però alcune ripercussioni negative per il paesaggio e per l’agricoltura. In particolare, la diffusione non controllata degli impianti fotovoltaici su suolo agricolo comporta consumo di territorio, il potenziale utilizzo di diserbanti, la sottrazione di terreno produttivo (anche in aree di produzione vinicola e agroalimentare DOC e DOCG) con la potenziale riduzione dei prodotti agricoli della filiera corta locale”.
La redazione della proposta delle linee guida regionali, che verrà trasmessa già dalle prossime ore alla IV Commissione per il proseguimento dell’iter di adozione da parte del Consiglio regionale, ricorda l’assessore, “è stato frutto di un ampio confronto, avviato nel corso della precedente settimana, che ha visto il coinvolgimento di tutte le rappresentanze del territorio: Enti Locali, Associazioni degli agricoltori, oltre che le varie compagini del mondo produttivo (industriali, artigiani, Aper)”.
L’assessore Donati, nell’esprime soddisfazione per la condivisione della proposta in sede di Giunta regionale, auspica che essa sia “approvata in tempi rapidi dal’Assemblea legislativa, per dare una risposta alla necessità di conciliare, attraverso una chiara regolamentazione, un importantissimo settore per la ripresa economica anche della nostra regione, quale quello della Green Economy, con le esigenze di tutela paesaggistica e ambientale del nostro territorio: motori di sviluppo delle Marche”.
Fonte: Regione Marche
In “totale disaccordo” con il comunicato stampa diffuso relativo alle linee guida, si è detta APER, l’Associazione dei produttori di energia da fonti rinnovabili.
Nel comunicato - spiega APER - si sottolinea la concertazione e la condivisione di tutte le rappresentanze industriali, compresa APER, nella redazione delle suddette linee guida regionali approvate dalla Giunta regionale e che saranno inviate per l’approvazione all’Assemblea Legislativa regionale nelle prossime settimane. Nello specifico, l’Associazione precisa di essere stata informata del tavolo tecnico regionale solo informalmente e a lavori già iniziati, condizione che non ha permesso ad APER di poter contribuire in modo ancora più fattivo e completo alla discussione.
Inoltre, APER non condivide né il metodo seguito per l’individuazione delle aree non idonee, né il contenuto del documento finale portato all’attenzione della Giunta regionale delle Marche.