Assosolare chiede più tempo per l'allaccio degli impianti fotovoltaici in DIA
NORMATIVA
Assosolare chiede più tempo per l'allaccio degli impianti fotovoltaici in DIA
Proposta la proroga al 30 giugno 2011 del termine previsto dalla ‘Salva-DIA’
21/10/2010 - Con una lettera inviata martedì scorso al Parlamento, Assosolare ha proposto una revisione della cosiddetta “Salva DIA”, la norma contenuta nella legge 129/2010 che dà tempo fino al 16 gennaio 2011 per connettere alla rete elettrica gli impianti fotovoltaici realizzati con Denuncia di Inizio Attività (leggi tutto).
Secondo l’Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica, l’articolo 1-quater della legge 129/2010, chiedendo la messa in esercizio degli impianti entro il 16 gennaio 2011 agli operatori che si sono avvalsi della DIA, può dare origine a notevoli criticità per il settore.
Il primo articolo della ‘Salva DIA’ - sostiene Assosolare - è contrario all’articolo 3 della Costituzione che equipara i cittadini di fronte alla legge: “Questa norma - ha scritto nella lettera il Segretario Generale dell’associazione Francesca Marchini - mostra di fatto di privilegiare ogni forma di autorizzazione con la sola esclusione della DIA”. Soltanto ai detentori della DIA - afferma Assosolare - si chiede che l’impianto venga messo in esercizio entro il 16 gennaio 2011, mentre per chi si avvale di altri titoli abilitativi (concessioni edilizie, permessi di costruire, ecc), comunque censurati, il limite temporale è al 30 giugno 2011.
“Imporre per legge la connessione degli impianti in DIA entro il 16 gennaio 2011 ha un impatto devastante anche sull’esito dei finanziamenti a tutti gli impianti in via di realizzazione” sostiene Assosolare. “Gli istituti di credito si stanno già rifiutando di erogare il credito agli impianti in DIA, mentre le banche che hanno già erogato finanziamenti vedono il pericolo di fallimento dei promotori degli impianti, in caso questi ultimi non entrassero in esercizio entro il 16 gennaio 2011” avverte l’Associazione.
Queste difficoltà - spiega ancora Assosolare - possono anche esporre a contenziosi ENEL Distribuzione e il GSE. “I tecnici ENEL addetti alla messa in esercizio degli impianti - si legge nella lettera - avranno per legge una finestra temporale di non più di dieci giorni lavorativi per dare corso a tutte le domande di connessione fatte attraverso DIA, e presentate entro il 31 dicembre 2010: questo espone ENEL a possibili contenziosi per il risarcimento dei danni derivanti da possibili connessioni tardive degli impianti alla rete. Tema analogo per il GSE che deve verificare l’efficacia del titolo abilitativo alla costruzione dell’impianto: a fronte di impianti allacciati dopo il 16 gennaio 2011 e costruiti in base a una DIA, il Gestore dovrebbe infatti dare una valutazione negativa. Qualora tuttavia il GSE rigettasse richieste di applicazione delle tariffe incentivanti ad impianti entrati in esercizio dopo il 16 gennaio 2011, sarà inevitabile che i soggetti istanti proporranno ricorso al TAR e che, proprio nell’ambito di tali giudizi, solleveranno la questione di legittimità costituzionale della predetta norma” aggiunge la lettera di Assosolare.
Per questi motivi Assosolare propone di spostare il termine per la messa in esercizio di tali impianti al 30 giugno 2011.
Secondo l’Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica, l’articolo 1-quater della legge 129/2010, chiedendo la messa in esercizio degli impianti entro il 16 gennaio 2011 agli operatori che si sono avvalsi della DIA, può dare origine a notevoli criticità per il settore.
Il primo articolo della ‘Salva DIA’ - sostiene Assosolare - è contrario all’articolo 3 della Costituzione che equipara i cittadini di fronte alla legge: “Questa norma - ha scritto nella lettera il Segretario Generale dell’associazione Francesca Marchini - mostra di fatto di privilegiare ogni forma di autorizzazione con la sola esclusione della DIA”. Soltanto ai detentori della DIA - afferma Assosolare - si chiede che l’impianto venga messo in esercizio entro il 16 gennaio 2011, mentre per chi si avvale di altri titoli abilitativi (concessioni edilizie, permessi di costruire, ecc), comunque censurati, il limite temporale è al 30 giugno 2011.
“Imporre per legge la connessione degli impianti in DIA entro il 16 gennaio 2011 ha un impatto devastante anche sull’esito dei finanziamenti a tutti gli impianti in via di realizzazione” sostiene Assosolare. “Gli istituti di credito si stanno già rifiutando di erogare il credito agli impianti in DIA, mentre le banche che hanno già erogato finanziamenti vedono il pericolo di fallimento dei promotori degli impianti, in caso questi ultimi non entrassero in esercizio entro il 16 gennaio 2011” avverte l’Associazione.
Queste difficoltà - spiega ancora Assosolare - possono anche esporre a contenziosi ENEL Distribuzione e il GSE. “I tecnici ENEL addetti alla messa in esercizio degli impianti - si legge nella lettera - avranno per legge una finestra temporale di non più di dieci giorni lavorativi per dare corso a tutte le domande di connessione fatte attraverso DIA, e presentate entro il 31 dicembre 2010: questo espone ENEL a possibili contenziosi per il risarcimento dei danni derivanti da possibili connessioni tardive degli impianti alla rete. Tema analogo per il GSE che deve verificare l’efficacia del titolo abilitativo alla costruzione dell’impianto: a fronte di impianti allacciati dopo il 16 gennaio 2011 e costruiti in base a una DIA, il Gestore dovrebbe infatti dare una valutazione negativa. Qualora tuttavia il GSE rigettasse richieste di applicazione delle tariffe incentivanti ad impianti entrati in esercizio dopo il 16 gennaio 2011, sarà inevitabile che i soggetti istanti proporranno ricorso al TAR e che, proprio nell’ambito di tali giudizi, solleveranno la questione di legittimità costituzionale della predetta norma” aggiunge la lettera di Assosolare.
Per questi motivi Assosolare propone di spostare il termine per la messa in esercizio di tali impianti al 30 giugno 2011.