
Piano Casa Calabria, slittano i termini per le domande
Ai Comuni 45 giorni aggiuntivi per le delibere attuative, attesi chiarimenti sulla Scia
La Legge Regionale 21/2010, entrata in vigore alla fine di agosto dopo un lungo confronto, dava agli enti locali 30 giorni per escludere alcuni territori dall’applicazione delle misure anticrisi o per estendere la portata della norma.
Le novità normative contenute nel Piano Casa calabrese hanno però spinto l’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, a chiedere una proroga per consentire alle Amministrazioni di approfondire la legge. Un’esigenza che, secondo il presidente di Anci Calabria Salvatore Perugini, è giustificata da una maggiore responsabilità nel governo del territorio.
Ricordiamo infatti che il Piano Casa della Calabria è l’unica legge a tempo per il rilancio dell’edilizia ad aver inserito nel testo la Scia, Segnalazione certificata di inizio attività introdotta con la manovra economica estiva.
L’inserimento ha però suscitato qualche polemica perché, al contrario di quanto previsto nella nota ministeriale che ha spiegato le modalità di utilizzo della Scia, la legge regionale ha predisposto la sostituzione automatica della Dia con la segnalazione certificata di inizio attività anche in caso di Super-Dia (Leggi Tutto).
Si è quindi reso necessario un tempo più lungo per effettuare una corretta campagna informativa, evitando che la Scia costituisca un pretesto per abusi o errata applicazione della norma. I cittadini e i progettisti interessati agli interventi di ampliamento o sostituzione dovranno quindi attendere le delibere comunali per operare in condizioni di maggiore certezza normativa.

...i soliti incasinatutto....noi calabresi siamo sempre primi....nel bene e nel male....il problema è che si fa il male del "cittadino calabrese" in primis e poi si rende la vita difficile a noi tecnici. A volte mi chiedo cosa penserebbe un tecnico della provincia di Bolzano se, per caso, si svegliasse in Calabria un giorno........!!!!