Conto energia, dal Gse chiarimenti per sfruttare gli incentivi
RISPARMIO ENERGETICO
Conto energia, dal Gse chiarimenti per sfruttare gli incentivi
Spiegato il significato di ‘fine lavori’ dal punto di vista elettrico e strutturale
18/11/2010 - Chiarire il significato di “fine lavori” per un impianto fotovoltaico, in modo da poter usufruire delle tariffe incentivanti previste dal Conto Energia in scadenza al 31 dicembre. È il motivo che ha spinto il Gse alla pubblicazione di linee guida sulla procedura operativa cui gli operatori devono attenersi.
I termini di legge
In base alla Legge 129/2010, che ha prorogato i termini del secondo conto energia, possono usufruire delle tariffe 2010 gli impianti che risultano ultimati al 31 dicembre 2010 e che entrano in esercizio entro il 30 giugno 2011. Dal primo gennaio entrano invece in vigore le tariffe del terzo conto energia, istituite col DM 6 agosto 2010.
Significato di ‘fine lavori’
Il Gse è quindi intervenuto per chiarire cosa significa fine lavori per un impianto fotovoltaico.
Dal punto di vista strutturale, devono essere completate tutte le opere edili e architettoniche per l’integrazione dell’impianto con il manufatto in cui è inserito. Al momento della dichiarazione di fine lavori deve essere riconoscibile anche l’eventuale grado di integrazione architettonica, che può essere totale o parziale.
In base alla tipologia installativa va richiesta al Gse la pertinente tariffa. Eventuali modifiche apportate all’impianto dopo la dichiarazione di fine lavori non vengono prese in considerazione per la determinazione della tariffa e possono comportare la decadenza di quella ottenuta in precedenza.
Dal punto di vista elettrico, devono essere prese in considerazione le definizioni di impianto per la produzione e impianto per la connessione secondo le indicazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, espresse nella delibera ARG/elt 125/10.
Un impianto di produzione è l’insieme delle apparecchiature per la conversione dell’energia fornita da una fonte di energia primaria in energia elettrica. L’impianto quindi, oltre all’edificio destinato a questa attività, deve comprendere opere e macchinari per la produzione di energia, gruppi di generazione, sistemi ausiliari e trasformatori a monte dei punti di connessione alla rete. Tra questi elementi deve esserci una interconnessione funzionale: devono cioè esserci opere, sistemi e componenti comuni finalizzati all’esercizio combinato e integrato degli elementi. Per un impianto fotovoltaico tutto ciò si traduce in moduli fotovoltaici, strutture di sostegno, convertitori di
tensione, cavi di collegamento tra i componenti d’impianto, dispositivi di protezione, quadri
elettrici, dispositivi di isolamento, adattamento e sezionamento, quadro per la posa del
misuratore di produzione.
Un impianto di rete per la connessione è la porzione d’impianto di competenza del gestore di rete, compresa tra il punto d’inserimento sulla rete esistente e il punto di connessione.
Un impianto di utenza per la connessione è la porzione d’impianto la cui realizzazione, gestione, esercizio e manutenzione rimangono di competenza del richiedente.
Il concetto di fine lavori si applica agli impianti di utenza per la connessione, ma non a quelli di rete, la cui realizzazione compete al gestore. L’esclusione è confermata anche nel caso in cui il richiedente abbia effettuato i lavori in proprio.
Per gli impianti che possono essere connessi sulla rete di bassa tensione, il Soggetto Responsabile deve predisporre l’uscita dei convertitori o trasformatori di adattamento o isolamento per il
collegamento alla rete. Per quelli di taglia superiore collegati alla media o alta tensione, è necessario includere nelle attività di fine lavori anche la cabina di trasformazione.
Per ulteriori chiarimenti dal primo al 31 dicembre sarà possibile connettersi al sito web https://applicazioni.gse.it messo a disposizione dal Gse che, dopo la ricezione della documentazione in formato elettronico, avvierà una serie di sopralluoghi.
I termini di legge
In base alla Legge 129/2010, che ha prorogato i termini del secondo conto energia, possono usufruire delle tariffe 2010 gli impianti che risultano ultimati al 31 dicembre 2010 e che entrano in esercizio entro il 30 giugno 2011. Dal primo gennaio entrano invece in vigore le tariffe del terzo conto energia, istituite col DM 6 agosto 2010.
Significato di ‘fine lavori’
Il Gse è quindi intervenuto per chiarire cosa significa fine lavori per un impianto fotovoltaico.
Dal punto di vista strutturale, devono essere completate tutte le opere edili e architettoniche per l’integrazione dell’impianto con il manufatto in cui è inserito. Al momento della dichiarazione di fine lavori deve essere riconoscibile anche l’eventuale grado di integrazione architettonica, che può essere totale o parziale.
In base alla tipologia installativa va richiesta al Gse la pertinente tariffa. Eventuali modifiche apportate all’impianto dopo la dichiarazione di fine lavori non vengono prese in considerazione per la determinazione della tariffa e possono comportare la decadenza di quella ottenuta in precedenza.
Dal punto di vista elettrico, devono essere prese in considerazione le definizioni di impianto per la produzione e impianto per la connessione secondo le indicazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, espresse nella delibera ARG/elt 125/10.
Un impianto di produzione è l’insieme delle apparecchiature per la conversione dell’energia fornita da una fonte di energia primaria in energia elettrica. L’impianto quindi, oltre all’edificio destinato a questa attività, deve comprendere opere e macchinari per la produzione di energia, gruppi di generazione, sistemi ausiliari e trasformatori a monte dei punti di connessione alla rete. Tra questi elementi deve esserci una interconnessione funzionale: devono cioè esserci opere, sistemi e componenti comuni finalizzati all’esercizio combinato e integrato degli elementi. Per un impianto fotovoltaico tutto ciò si traduce in moduli fotovoltaici, strutture di sostegno, convertitori di
tensione, cavi di collegamento tra i componenti d’impianto, dispositivi di protezione, quadri
elettrici, dispositivi di isolamento, adattamento e sezionamento, quadro per la posa del
misuratore di produzione.
Un impianto di rete per la connessione è la porzione d’impianto di competenza del gestore di rete, compresa tra il punto d’inserimento sulla rete esistente e il punto di connessione.
Un impianto di utenza per la connessione è la porzione d’impianto la cui realizzazione, gestione, esercizio e manutenzione rimangono di competenza del richiedente.
Il concetto di fine lavori si applica agli impianti di utenza per la connessione, ma non a quelli di rete, la cui realizzazione compete al gestore. L’esclusione è confermata anche nel caso in cui il richiedente abbia effettuato i lavori in proprio.
Per gli impianti che possono essere connessi sulla rete di bassa tensione, il Soggetto Responsabile deve predisporre l’uscita dei convertitori o trasformatori di adattamento o isolamento per il
collegamento alla rete. Per quelli di taglia superiore collegati alla media o alta tensione, è necessario includere nelle attività di fine lavori anche la cabina di trasformazione.
Per ulteriori chiarimenti dal primo al 31 dicembre sarà possibile connettersi al sito web https://applicazioni.gse.it messo a disposizione dal Gse che, dopo la ricezione della documentazione in formato elettronico, avvierà una serie di sopralluoghi.