Codice Appalti, ok al regolamento di attuazione
LAVORI PUBBLICI
Codice Appalti, ok al regolamento di attuazione
Ancora da sciogliere i dubbi sull’accesso a lavori e categorie specialistiche
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del 09/06/2011
01/12/2010 - Via libera della Corte dei Conti al Regolamento per l’attuazione del Codice Appalti. Il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha annunciato che il testo, che entrerà in vigore 180 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, racchiude in un unico corpo legislativo le disposizioni regolamentari riguardanti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e speciali sia di importo inferiore che superiore alle soglie di rilevanza comunitaria. L’approvazione del regolamento non ha però sciolto del tutto i dubbi sull’accesso ai lavori specialistici.
Le novità
Il nuovo regolamento introduce i contenuti dello studio di fattibilità, l'individuazione dettagliata dei contenuti degli elaborati progettuali e la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti, che devono essere controllati e validati da soggetti terzi rispetto al progettista.
Secondo Matteoli queste disposizioni favoriscono la riduzione delle varianti in corso d'opera e i contenziosi relativi alla fase di esecuzione dell'opera.
Per il Ministro il regolamento persegue una maggiore trasparenza del mercato e del sistema di qualificazione delle imprese, grazie ai controlli da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Introducendo due categorie intermedie sono inoltre favorite le piccole e medie imprese.
Nel testo sono introdotti anche il sistema di garanzia globale di esecuzione, obbligatorio per le opere di maggior rilevanza, le modalità di svolgimento dell'asta elettronica e la disciplina della finanza di progetto nel settore dei servizi.
Aspetti in fase di definizione
Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha licenziato lo schema di regolamento con una lunga serie di osservazioni, facendo temere un nuovo stop dell’iter di approvazione.
Nonostante sia stato raggiunto un accordo, sono ancora incerti i criteri per accedere al mercato dei lavori specialistici. La Corte non ha infatti accettato il rimando a un successivo decreto, come suggerito dal Ministero.
Una posizione analoga è stata assunta dagli esponenti di Finco, che chiedono non solo la reintroduzione dell’elenco delle attrezzature obbligatorie per l’abilitazione ai lavori specialistici, ma anche il rispetto dei limiti per l’avvalimento fissati dal Codice Appalti.
Entrata in vigore delle norme
Ad eccezione della maggior parte delle disposizioni contenute nel regolamento, che diventeranno applicabili 180 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, saranno operative 15 giorni dopo la pubblicazione le norme sulle sanzioni alle Soa e agli altri operatori economici che violano le regole sulla qualificazione. Le imprese che non collaborano con l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici dovranno pagare una multa fino a 25 mila euro e potranno essere espulse dal mercato in caso di comportamento recidivo.
Le sanzioni sono raddoppiate per l’utilizzo di certificati di lavori falsi, condotta che prevede anche la segnalazione nella banca dati dell’Authority.
Sul provvedimento è stata espressa soddisfazione da Aniem. L'assocazione, che raggruppa le Pmi edili, ha però posto l'accento sulla necessità di modernizzare il sistema, migliorando la capacità selettiva del mercato atraverso interventi sul sistema di qualificazione.
Le novità
Il nuovo regolamento introduce i contenuti dello studio di fattibilità, l'individuazione dettagliata dei contenuti degli elaborati progettuali e la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti, che devono essere controllati e validati da soggetti terzi rispetto al progettista.
Secondo Matteoli queste disposizioni favoriscono la riduzione delle varianti in corso d'opera e i contenziosi relativi alla fase di esecuzione dell'opera.
Per il Ministro il regolamento persegue una maggiore trasparenza del mercato e del sistema di qualificazione delle imprese, grazie ai controlli da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Introducendo due categorie intermedie sono inoltre favorite le piccole e medie imprese.
Nel testo sono introdotti anche il sistema di garanzia globale di esecuzione, obbligatorio per le opere di maggior rilevanza, le modalità di svolgimento dell'asta elettronica e la disciplina della finanza di progetto nel settore dei servizi.
Aspetti in fase di definizione
Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha licenziato lo schema di regolamento con una lunga serie di osservazioni, facendo temere un nuovo stop dell’iter di approvazione.
Nonostante sia stato raggiunto un accordo, sono ancora incerti i criteri per accedere al mercato dei lavori specialistici. La Corte non ha infatti accettato il rimando a un successivo decreto, come suggerito dal Ministero.
Una posizione analoga è stata assunta dagli esponenti di Finco, che chiedono non solo la reintroduzione dell’elenco delle attrezzature obbligatorie per l’abilitazione ai lavori specialistici, ma anche il rispetto dei limiti per l’avvalimento fissati dal Codice Appalti.
Entrata in vigore delle norme
Ad eccezione della maggior parte delle disposizioni contenute nel regolamento, che diventeranno applicabili 180 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, saranno operative 15 giorni dopo la pubblicazione le norme sulle sanzioni alle Soa e agli altri operatori economici che violano le regole sulla qualificazione. Le imprese che non collaborano con l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici dovranno pagare una multa fino a 25 mila euro e potranno essere espulse dal mercato in caso di comportamento recidivo.
Le sanzioni sono raddoppiate per l’utilizzo di certificati di lavori falsi, condotta che prevede anche la segnalazione nella banca dati dell’Authority.
Sul provvedimento è stata espressa soddisfazione da Aniem. L'assocazione, che raggruppa le Pmi edili, ha però posto l'accento sulla necessità di modernizzare il sistema, migliorando la capacità selettiva del mercato atraverso interventi sul sistema di qualificazione.