Marche, il Piano Casa approda in consiglio regionale
NORMATIVA
Marche, il Piano Casa approda in consiglio regionale
Critiche da Coldiretti e Legambiente: ‘arretramento sulla strada dell’efficienza energetica’
14/12/2010 - Arriverà oggi in consiglio regionale il nuovo Piano Casa della Regione Marche. Tra le novità del testo, la proroga dei termini fino al 30 giugno 2012, l’applicazione del Protocollo Itaca sulla valutazione della qualità ambientale degli edifici residenziali, gli interventi nei centri storici.
Un Piano Casa che, secondo Coldiretti e Legambiente Marche, ha il gusto di un brusco arretramento. La modifica alla LR 22/2009 - spiegano le due associazioni - è caratterizzata da deroghe e da un’inversione di marcia sulle normative che tutelano e si fanno garanti del rispetto del paesaggio e della qualità energetica e ambientale degli edifici.
“La qualità dell’edilizia incrementa ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico, e riguarda imprenditori, aziende, cittadini e istituzioni nell'ottica di migliorare l'impatto energetico e ambientale degli edifici - commenta Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche -. In questo momento particolarmente delicato, la Regione deve avere coraggio e segnare ancor di più il passo in avanti, piuttosto che fare marcia indietro, sulla strada dell'efficienza energetica”.
Le preoccupazioni riguardano anche le possibilità di ampliare in aree agricole. “Più che nuove case in campagna servono più imprese agricole” aggiunge Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche, “sempre più efficienti e in grado di guidare lo sviluppo economico del territorio, oltre che di assicurarne la tutela dal punto di vista ambientale grazie alla loro stessa presenza. Riteniamo quindi che gli ampliamenti abitativi non siano la priorità del settore”.
“Se questi sono i parametri con cui la Regione intende rivedere e ammodernare la legge urbanistica - concludono Coldiretti e Legambiente Marche -, esprimiamo con forza la nostra preoccupazione per l'esito della nuova normativa regionale. Chiediamo quindi alle istituzioni di mettere al centro della discussione il territorio e il paesaggio marchigiano di qualità con lo sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e le reali esigenze del settore agricolo”.
Un Piano Casa che, secondo Coldiretti e Legambiente Marche, ha il gusto di un brusco arretramento. La modifica alla LR 22/2009 - spiegano le due associazioni - è caratterizzata da deroghe e da un’inversione di marcia sulle normative che tutelano e si fanno garanti del rispetto del paesaggio e della qualità energetica e ambientale degli edifici.
“La qualità dell’edilizia incrementa ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico, e riguarda imprenditori, aziende, cittadini e istituzioni nell'ottica di migliorare l'impatto energetico e ambientale degli edifici - commenta Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche -. In questo momento particolarmente delicato, la Regione deve avere coraggio e segnare ancor di più il passo in avanti, piuttosto che fare marcia indietro, sulla strada dell'efficienza energetica”.
Le preoccupazioni riguardano anche le possibilità di ampliare in aree agricole. “Più che nuove case in campagna servono più imprese agricole” aggiunge Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche, “sempre più efficienti e in grado di guidare lo sviluppo economico del territorio, oltre che di assicurarne la tutela dal punto di vista ambientale grazie alla loro stessa presenza. Riteniamo quindi che gli ampliamenti abitativi non siano la priorità del settore”.
“Se questi sono i parametri con cui la Regione intende rivedere e ammodernare la legge urbanistica - concludono Coldiretti e Legambiente Marche -, esprimiamo con forza la nostra preoccupazione per l'esito della nuova normativa regionale. Chiediamo quindi alle istituzioni di mettere al centro della discussione il territorio e il paesaggio marchigiano di qualità con lo sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e le reali esigenze del settore agricolo”.