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Authority: 'gli enti previdenziali rispettino il Codice Appalti'
LAVORI PUBBLICI
Authority: 'gli enti previdenziali rispettino il Codice Appalti'
Affidamento di lavori con gara e tracciabilità pagamenti se si usufruisce di finanziamenti pubblici
18/02/2011 - Il Codice Appalti deve essere applicato agli enti previdenziali privatizzati che usufruiscono di finanziamenti pubblici anche in forma indiretta. È la richiesta avanzata dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici per mettere ordine nel panorama normativo.
Allo stato attuale, per l’affidamento di un lavoro un ente previdenziale può ricorrere alla trattativa privata senza bandire una gara pubblica o sottostare alle norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Fatto che, secondo l’Authority, contrasterebbe con alcuni principi normativi.
In base alla Legge 201/2008, spiega l’Autorità di vigilanza, il Codice Appalti si applica agli organismi di diritto pubblico. Rientrano in questa categoria gli organismi che soddisfano esigenze di carattere generale, dotati di personalità giuridica e finanziati da enti pubblici.
Il Codice dei contratti non vale invece per associazioni e fondazioni, a patto che non usufruiscano di finanziamenti pubblici.
Con il Decreto Legislativo 509/1994 gli enti previdenziali sono stati trasformati in persone giuridiche private. Nonostante ciò, l’Authority ritiene che continuino a svolgere attività legate alla tutela degli interessi generali. Le loro prestazioni sono inoltre garantite dalla Costituzione, elemento che farebbe assumere loro una natura pubblicistica.
Agli enti previdenziali è poi dovuta una contribuzione obbligatoria, che secondo l'Autorità di Vigilanza può integrare in forma indiretta la fattispecie del finanziamento pubblico. L’applicazione delle norme del Codice Appalti garantirebbe quindi la tutela della concorrenza, della trasparenza e del pari trattamento.
L’Authority ha quindi sollecitato un intervento normativo che chiarisca la qualificazione degli enti previdenziali e individui con certezza la procedura da adottare in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture.
Allo stato attuale, per l’affidamento di un lavoro un ente previdenziale può ricorrere alla trattativa privata senza bandire una gara pubblica o sottostare alle norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Fatto che, secondo l’Authority, contrasterebbe con alcuni principi normativi.
In base alla Legge 201/2008, spiega l’Autorità di vigilanza, il Codice Appalti si applica agli organismi di diritto pubblico. Rientrano in questa categoria gli organismi che soddisfano esigenze di carattere generale, dotati di personalità giuridica e finanziati da enti pubblici.
Il Codice dei contratti non vale invece per associazioni e fondazioni, a patto che non usufruiscano di finanziamenti pubblici.
Con il Decreto Legislativo 509/1994 gli enti previdenziali sono stati trasformati in persone giuridiche private. Nonostante ciò, l’Authority ritiene che continuino a svolgere attività legate alla tutela degli interessi generali. Le loro prestazioni sono inoltre garantite dalla Costituzione, elemento che farebbe assumere loro una natura pubblicistica.
Agli enti previdenziali è poi dovuta una contribuzione obbligatoria, che secondo l'Autorità di Vigilanza può integrare in forma indiretta la fattispecie del finanziamento pubblico. L’applicazione delle norme del Codice Appalti garantirebbe quindi la tutela della concorrenza, della trasparenza e del pari trattamento.
L’Authority ha quindi sollecitato un intervento normativo che chiarisca la qualificazione degli enti previdenziali e individui con certezza la procedura da adottare in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture.