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Impianti da rinnovabili, le modifiche vanno comunicate al GSE

Impianti da rinnovabili, le modifiche vanno comunicate al GSE

Obbligatorio segnalare le variazioni degli impianti e delle autorizzazioni

Vedi Aggiornamento del 07/06/2011
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 07/06/2011
01/02/2011 - I produttori sono tenuti a comunicare tempestivamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ogni variazione dei propri impianti alimentati da fonti rinnovabili.
 
Lo comunica il GSE spiegando di essere venuto ‘incidentalmente e tardivamente’ a conoscenza di un gran numero di modifiche apportate agli impianti (variazioni della configurazione impiantistica; atti revocatori e/o di annullamento, che modifichino lo stato autorizzativo dell’impianto; aggiornamenti inerenti i profili autorizzativi; azioni di impugnazione del titolo autorizzativo, nonché eventuali provvedimenti, adottati dalle competenti autorità, che incidano sulla disponibilità e/o sulla funzionalità e/o sulla produttività dell’impianto).
 
La tempestiva comunicazione al GSE è prevista dalla normativa vigente e dalle procedure operative pubblicate sul sito web del GSE.
 
Inoltre, l’obbligo ricade su tutti i produttori titolari di impianti alimentati da fonte rinnovabile, incluso il fotovoltaico, che abbiano in corso con il GSE rapporti commerciali di qualsiasi natura, come ad esempio: certificati verdi, tariffa omnicomprensiva, Conto Energia, ritiro dedicato, scambio sul posto, CIP/6 etc.
 
In caso di mancata comunicazione delle variazioni, il GSE si riserva di sospendere o risolvere i rapporti in essere, nonché di adottare i provvedimenti più opportuni, anche in sede penale, fino a comminare la decadenza dal diritto agli incentivi.
 
Tutte le variazioni, fatta eccezione per quelle gestite ordinariamente tramite le esistenti applicazioni informatiche, dovranno essere comunicate mediante lettera raccomandata, allegando la documentazione a corredo e riportando, in oggetto e sul plico, il riferimento al numero di impianto.
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