
Fotovoltaico, le Regioni chiedono riduzione graduale degli incentivi
NORMATIVA
Fotovoltaico, le Regioni chiedono riduzione graduale degli incentivi
Chiesto anche il mantenimento fino alla fine del 2011 del terzo Conto Energia. Oggi riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni
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del 28/04/2011
31/03/2011 - È convocata per oggi la riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e Province autonome, per discutere degli incentivi al fotovoltaico.
In vista dell’incontro, ieri la Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni si è riunita per mettere nero su bianco alcune prime indicazioni da trasmettere al Governo, ai fini della predisposizione del provvedimento attuativo del Decreto Rinnovabili (Dlgs 28/2011).
La Commissione, presieduta dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano, chiede di ridurre gradualmente gli incentivi al fotovoltaico e di mantenere almeno fino a fine 2011 gli attuali livelli previsti dal terzo Conto Energia.
“Riteniamo doveroso - ha affermato l’assessore Giordano - tutelare la filiera industriale di riferimento, di cui abbiamo già raccolto in questi giorni alcune preoccupazioni in vista dell’attuazione del decreto in materia di rinnovabili. La proposta di graduale riduzione degli incentivi al fotovoltaico che oggi ribadiamo, servirà innanzitutto ad allineare gli stessi a quelli previsti negli altri paesi dell’Unione Europea e permetterà inoltre di comunicare con largo anticipo al mercato il programma relativo all’entità degli incentivi, per evitare cambiamenti delle regole del gioco in corso d’opera”.
Durante la conferenza, cui hanno partecipato anche gli assessori all’Energia della Regione Emilia Romagna, Giancarlo Muzzarelli, e della Puglia, Loredana Capone, è stata evidenziata la necessità di stabilire una limitazione agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra e, viceversa, una maggiorazione di quelli correlati agli impianti “integrati” (potenza < 200 kWp). Ribadita anche l’opportunità di dosare l’intensità degli incentivi per gli impianti a terra a seconda della tipologia di aree interessate, privilegiando le aree già compromesse e limitando in tal modo il consumo di suolo.
La Commissione Ambiente ed Energia ha, inoltre, deliberato all’unanimità di rispettare i tempi di definizione del ‘Burden Sharing’ europeo, vale a dire la ripartizione tra le Regioni del target nazionale del 17% di rinnovabili al 2020. Ciò dovrebbe avvenire, secondo la Commissione, nell’ambito di un tavolo finalizzato a condividere con le Regioni una strategia più complessiva in campo energetico.
In vista dell’incontro, ieri la Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni si è riunita per mettere nero su bianco alcune prime indicazioni da trasmettere al Governo, ai fini della predisposizione del provvedimento attuativo del Decreto Rinnovabili (Dlgs 28/2011).
La Commissione, presieduta dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Piemonte, Massimo Giordano, chiede di ridurre gradualmente gli incentivi al fotovoltaico e di mantenere almeno fino a fine 2011 gli attuali livelli previsti dal terzo Conto Energia.
“Riteniamo doveroso - ha affermato l’assessore Giordano - tutelare la filiera industriale di riferimento, di cui abbiamo già raccolto in questi giorni alcune preoccupazioni in vista dell’attuazione del decreto in materia di rinnovabili. La proposta di graduale riduzione degli incentivi al fotovoltaico che oggi ribadiamo, servirà innanzitutto ad allineare gli stessi a quelli previsti negli altri paesi dell’Unione Europea e permetterà inoltre di comunicare con largo anticipo al mercato il programma relativo all’entità degli incentivi, per evitare cambiamenti delle regole del gioco in corso d’opera”.
Durante la conferenza, cui hanno partecipato anche gli assessori all’Energia della Regione Emilia Romagna, Giancarlo Muzzarelli, e della Puglia, Loredana Capone, è stata evidenziata la necessità di stabilire una limitazione agli incentivi per gli impianti fotovoltaici a terra e, viceversa, una maggiorazione di quelli correlati agli impianti “integrati” (potenza < 200 kWp). Ribadita anche l’opportunità di dosare l’intensità degli incentivi per gli impianti a terra a seconda della tipologia di aree interessate, privilegiando le aree già compromesse e limitando in tal modo il consumo di suolo.
La Commissione Ambiente ed Energia ha, inoltre, deliberato all’unanimità di rispettare i tempi di definizione del ‘Burden Sharing’ europeo, vale a dire la ripartizione tra le Regioni del target nazionale del 17% di rinnovabili al 2020. Ciò dovrebbe avvenire, secondo la Commissione, nell’ambito di un tavolo finalizzato a condividere con le Regioni una strategia più complessiva in campo energetico.