Piano Casa Lazio, il Consiglio approva un articolo del nuovo ddl
NORMATIVA
Piano Casa Lazio, il Consiglio approva un articolo del nuovo ddl
Confronto aperto sull’ambito di applicazione della norma, rimossi i vincoli che bloccavano le domande
09/03/2011 - Sta per essere approvato il nuovo Piano Casa del Lazio. La Commissione Urbanistica del Consiglio Regionale ha dato l’ok al primo articolo del ddl per la modifica della Legge Regionale 21/2009 e ha iniziato il confronto sul secondo, che regola l’ambito di applicazione della norma per il rilancio dell’edilizia.
La bozza in fase di discussione ammette gli interventi di ampliamento e riqualificazione non solo sugli edifici ultimati e legittimamente realizzati, ma anche su quelli che hanno ottenuto il titolo abilitativo in sanatoria per formazione del silenzio-assenso.
Resta invece ferma l’esclusione delle aree protette, a rischio idrogeologico o sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta.
Possono usufruire degli ampliamenti anche gli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi. L’aumento di volumetria non può però superare i 200 metri cubi, che corrispondono a circa 62 metri quadri.
L’adeguamento sismico conseguente all’ampliamento da diritto ad un premio del 35% nelle zone sismiche 1 e sottozone 2a e 2b. Nelle sottozone 3a e 3b è invece riconosciuto un bonus del 25%.
Il testo della nuova legge rimuove alcuni ostacoli che avrebbero finora disincentivato il ricorso agli strumenti per l’ampliamento volumetrico e la sostituzione edilizia attraverso interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento.
In particolare, a seguito di numerose segnalazioni e proposte, sono consentiti gli interventi in zona agricola, le sopraelevazioni e la sostituzione degli edifici industriali, nonché la monetizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria impossibili da realizzare.
Gli interventi possono essere realizzati con Dia e permesso di costruire, da presentare entro il 31 dicembre 2013.
La bozza in fase di discussione ammette gli interventi di ampliamento e riqualificazione non solo sugli edifici ultimati e legittimamente realizzati, ma anche su quelli che hanno ottenuto il titolo abilitativo in sanatoria per formazione del silenzio-assenso.
Resta invece ferma l’esclusione delle aree protette, a rischio idrogeologico o sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta.
Possono usufruire degli ampliamenti anche gli edifici di dimensioni maggiori di mille metri cubi. L’aumento di volumetria non può però superare i 200 metri cubi, che corrispondono a circa 62 metri quadri.
L’adeguamento sismico conseguente all’ampliamento da diritto ad un premio del 35% nelle zone sismiche 1 e sottozone 2a e 2b. Nelle sottozone 3a e 3b è invece riconosciuto un bonus del 25%.
Il testo della nuova legge rimuove alcuni ostacoli che avrebbero finora disincentivato il ricorso agli strumenti per l’ampliamento volumetrico e la sostituzione edilizia attraverso interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento.
In particolare, a seguito di numerose segnalazioni e proposte, sono consentiti gli interventi in zona agricola, le sopraelevazioni e la sostituzione degli edifici industriali, nonché la monetizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria impossibili da realizzare.
Gli interventi possono essere realizzati con Dia e permesso di costruire, da presentare entro il 31 dicembre 2013.